Il percorso
Punto di partenza: Campanile di Cortina Lunghezza: 8,5 kilometri Dislivello: 200 metri Durata: Circa 1 ora e mezza Destinazione: Lago Pianozes GPX: Scarica il percorso in GPXLa Mappa
Introduzione
A Cortina c'è una piacevole passeggiata che, partendo dal centro di Cortina d'Ampezzo arriva al Lago di Pianozes. La strada, conosciuta anche come "strada del convento" (oppure "ex polveriera"), è una camminata molto piacevole immersa nel verde, molto panoramica ed adatta a tutta la famiglia.
Nel nostro caso la passeggiata è stata un po' allungata, optando per il ritorno attraverso il pittoresco villaggio di Zuel, da cui sarà possibile fare una veloce visita all'ex trampolino olimpico di Cortina per poi tornare verso il centro di Cortina lungo il percorso dell'ex ferrovia.
Si tratta di un giro di quasi 9 chilometri, di cui buona parte su strade asfaltate e senza grandi dislivelli, quindi abbastanza lungo, ma non particolarmente stancante. La durata del tragitto è di circa 1 ora e mezza, a cui bisogna sommare le pause nei pressi del lago di Pianozes o dei punti più panoramici.
Escursione
La passeggiata parte dal campanile di Cortina, da cui si prosegue in direzione della Chiesa della Difesa. Da qui si prende la strada verso il Parcheggio di Via del Parco, dove una tabella vi indicherà l'inizio del tracciato della Polveriera, così chiamato per presenza di una vecchia polveriera, ormai in disuso, posizionata all'inizio della passeggiata.
La polveriera è stata costruita dal comune di Cortina d'Ampezzo nel 1859 come magazzino per la polvere da sparo, che veniva utilizzata per la costruzione di gallerie. Il piccolo edificio è stata ristrutturato nel 2009, ma se decidete di visitarla dovrete passare in una stretta strada che sembra privata, attraversando il cortile del veterinario. Al momento lo stato non è dei migliori, quando sono andato a visitarla nemmeno l'odore era molto piacevole. Il fatto che sia molto appartata la rende una possibile zona di "deiezioni", quindi forse è meglio limitarsi a guardarla qui sotto, in fotografia.



Una volta attraversato il ponte in legno sul Torrente Boite dovrete affrontare una salita molto breve, ma intensa, al termine della quale è possibile trovare alcuni dei prati più belli di Cortina. Da qui il panorama si apre in tutte le direzioni, garantendo splendidi scorci sull'abitato di Cortina, Zuel e sui monti Faloria, Antelao, Tofana e Pomagagnon. Qui potrete risposarvi su una delle panchine messe a disposizione del comune di Cortina oppure sedervi sull'erba a prendere un po' di sole. Se vedete che i prati sono stati tagliati da poco, potrebbero essere anche un bellissimo punto dove organizzare un pic-nic.



La strada prosegue per qualche centinaio di metri, fino a raggiungere il villaggio di Campo di Sopra, dove incontrerete la pittoresca chiesetta di San Candido. Questa piccola cappella è stata costruita nel 1740 per ricordare un incendio che nel 1712 aveva distrutto il villaggio di Campo. La chiesa fu riedificata nel 1928, perché nel 1916 era stata quasi completamente distrutta da un incendio. Se è di vostro interesse, vi consigliamo di fermarvi ad osservare il bellissimo altare in legno del 1549, scolpito da Michael Parth. Per chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni, all'interno della chiesa sono presenti dei bellissimi opuscoli informativi sulle opere e la storia della chiesetta.
Dopo aver visitato la chiesetta, proseguite verso sud fino a raggiungere l'incrocio di Campo, dove dovrete girare a destra, in direzione di Campo di sotto e Pianozes. Questo incrocio vi sarà utile al ritorno, nel caso in cui decideste di evitare la deviazione verso Zuel, in modo da ripercorrere la stessa strada da cui siete venuti.
Se andaste a sinistra (o andaste dritto nel caso in cui steste ritornando), in direzione Salieto, potreste raggiungere comunque il centro di Cortina, passando però per Via delle Guide, un tragitto alternativo, ma molto meno panoramico, rispetto a quello dell'ex Polveriera (o convento).



Una volta raggiunta la fine del rettilineo dovrete proseguire dritti verso il bosco, pochi metri più avanti, a sinistra, troverete l'incrocio verso il lago di Pianozes. Preparatevi ad affrontare una ripida salita di circa 200 metri, al termine della quale troverete un incrocio, andate a sinistra e poco dopo vi apparirà davanti un bellissimo lago alpino. Nel periodo estivo è possibile rinfrescarsi con bibite, gelati e panini al chiosco dalla parte opposta del lago. In alternativa è possibile usufruire dell'omonimo ristorante, un ambiente piacevole dove troverete cucina di alto livello, con prezzi proporzionati all'alta qualità offerta. La camminata per ora ci ha impegnato per circa 40 minuti, per un totale di 3 chilometri e mezzo.



Dopo esservi riposati un po' nei dintorni del lago di Pianozes, dovete pensare come proseguire la vostra escursione.
- La strada più breve per tornare al centro di Cortina è ripercorrere gli stessi passi che ci hanno portati qui.
- Continuando la lettura di questa pagina ci dirigeremo verso l'abitato di Zuel, una strada soleggiata e panoramica che vi permetterà anche di andare a vedere il Trampolino Italia di Cortina, poi prenderemo l'ex ferrovia. Allugheremo di circa 30 minuti, prendendo strade asfaltate.
- Se voleste camminare nel bosco potreste raggiungere Zuel passando per Pian Da Lago. Questa deviazione è sicuramente migliore nelle calde giornate estive, grazie all'ombra degli alberi. In questo caso vi invitiamo a leggere la pagina che abbiamo scritto sulla passeggiata del giro di Pianozes dove descriviamo questa variante, che è solo 15 minuti più lunga della precedente.
- Se siete ancora pieni di energie e volete vedere un altro laghetto montano molto pittoresco, potete avventurarvi in direzione del Lago Ajal, un'escursione di circa 50 minuti di cui abbiamo parlato in quest'altra pagina.
Ora che avete deciso di proseguire verso Zuel, ripercorriamo la stessa discesca che ci ha portato al lago di Pianozes. Una volta raggiunta la torretta dell'Enel e la fermata dell'autobus, prendete l'incrocio verso destra e camminate lungo la strada asfaltata per circa un chilometro e mezzo, attraversate poi il ponte sul fiume Boite e salite in direzione del villaggio di Zuel. Alla fine della salita, se siete interessati, potrete fare una piccola deviazione a destra, in direzione dell'ex trampolino olimpico di Cortina, una delle zone meno valorizzate di Cortina, ma sempre molto suggestiva da visitare. Se invece preferite tornare verso il centro, sarà sufficiente seguire i cartelli stradali del percorso ciclabile in direzione Dobbiaco.



In circa trenta minuti, lungo il tragitto della ex ferrovia di Cortina, raggiungerete nuovamente il centro di Cortina.
Una volta attraversato il ponte alto sopra la strada, vicino alla Funivia Faloria, prendete la strada che scende verso sinistra, in modo da tornare al campanile di Cortina, il punto di partenza della nostra escursione fino al lago di Pianozes.
Curiosità
Prima di coucludere vogliamo darvi qualche informazione in più sul laghetto che andrete a visitare. Il Lago di Pianozes è un piccolo bacino artificiale creato per scopi turistici, il ristorante che sorge sulle sue sponde viene dato in gestione dalle Regole d'Ampezzo ed attualmente è gestito da Massimo Alberti. Nel 2019 le regole d'Ampezzo hanno realizzato diversi lavori per riqualificare la zona di Pianozes, consolidando la strada di accesso ed ampliando il ristorante. A seguito di questi interventi la passeggiata sulle sponde del lago è stata resa accessibile anche alle persone diversamente abili ed è stata ampliata la penisola dove è stato costruito il chiosco, che serve panini, toast e bevande fresche.
Mentre attraversate i grandi prati di Campo potreste vedere in lontananza l'Hotel Tiziano, ormai chiuso da diversi anni. Molti non sanno che l'albergo di chiamava così per un motivo ben preciso. Esiste infatti una teoria secondo cui famoso pittore Tiziano Vecellio non sia nato a Pieve di Cadore, ma bensì a Cortina d'Ampezzo, in località Campo, come si legge in questo articolo di venetostoria.com scritto dal famoso storico Mario Ferruccio Belli. Sarà vero? Sinceramente non vogliamo entrare nei meriti della discussione, già abbastanza complicata, ma raccontarvi quello che crediamo essere un simpatico aneddoto.
Senza voler considerare questa cosa nè un motivo di vanto, nè un motivo di vergogna, ma solo un assodato evento storico, Cortina era molto importante anche durante il periodo fascista. Qui vennero ospiti i Savoia, nonchè la figlia di Mussolini, Edda. Per tornaree in tema, in località Campo, nel 1934, venne eretto il Campo Mussolini, un campo estivo dove vennero ospitati trecento giovani "figli di italiani all'estero", come testimonia questo filmato dell'Istituto Luce su Youtube, un potente strumento di propaganda del regime fascista.
Conclusione
Sperando che la passeggiata al lago Pianozes lungo Convento vi sia piaciuta, vi ricordiamo che potete leggere tutti gli articoli che abbiamo scritto su Cortina d'Ampezzo cliccando qui.
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