Percorso
Mappa
Introduzione
La gita alle Cascate basse di Fanes è un'escursione abbastanza impegnativa, della lunghezza di circa dieci chilometri, con partenza ed arrivo in località Fiames. Questa splendida gita vi impegnerà per circa tre ore, con un dislivello positivo di circa 550 metri.
La gita alle Cascate basse di Fanes può essere trovata nella Cartina Tabacco 003 - Cortina d'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane e segue il Sentiero 10, con una deviazione facoltativa lungo il Sentiero dei canyons e delle cascate. In alternativa, potete seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.
Questa escursione è adatta a tutti coloro che hanno un livello di allenamento ragionevole, ma può essere resa più stimolante grazie ad alcune deviazioni facoltative, per le quali è consigliato avere un imbrago da arrampicata. In alternativa è anche possibile accorciare il tragitto, pur facendo una camminata panoramica e soddisfacente. Nella pagina descriveremo comunque tutte le varianti.
Escursione
La gita alle Cascate basse di Fanes ha inizio al parcheggio del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo. Se vi servono informazioni su come arrivarci, ne parliamo approfonditamente più in basso, nel capitolo chiamato "come arrivare".
Una volta parcheggiata l'automobile, dirigetevi verso la casetta delle informazioni turistiche, attraversate la stanga che blocca il passaggio alle auto ed incamminatevi lungo il Sentiero 10. Dopo pochi metri, alla vostra destra, potrete osservare la Forra del Felizon, una suggestiva gola scavata dallo scorrere dell'omonimo fiume.
Dopo circa cento metri, troverete davanti a voi l'incrocio del Ponte Felizon. Prendete la strada a destra, proseguendo lungo il Sentiero 10 in direzione Cascate, Val di Fanes
La passeggiata prosegue su fondo asfaltato per circa trenta minuti, alternando tratti in leggera salita con piacevoli discese. Lungo tutto il tragitto vedrete dei simpatici cartelli botanici che descrivono le piante che crescono lungo la strada, oltre a qualche panchina dove potete fermarvi e rilassarvi.
Quando raggiungerete il ponticello che attraversa il fiume, proseguite lungo la strada asfaltata altri dieci minuti. Una volta raggiunto l'incrocio di Pian de Loa, facilmente riconoscibile dalla panchina e dal cartello Pian de Loa, 1349 mt, prendete la strada verso destra, in direzione Cascata - Belvedere - Sent. dei Canyons e delle Cascate.
Noi abbiamo voluto fare questa deviazione, di recente creazione, per permettervi di vedere le cascate di Fanes da una prospettiva inedita e molto panoramica, per poi tornare indietro e proseguire da qui verso Ponte Outo. Per chi volesse accorciare un po' la camminata, è possibile andare direttamente a sinistra, in direzione del Ponte Outo.
Appena dopo aver girato a destra vi aspetta una strada in ghiaia pianeggiante, che percorrerete in circa dieci minuti. Raggiungerete quindi un'ampia radura, dove sorge il Cason de Pian de Loa, una piccola baita in mezzo ai prati.
Qui dovete mantenere la sinistra, seguendo nuovamente le indicazioni verso Cascata di Fanes - Belvedere - Sent. dei Canyons e delle Cascate. Da qui il sentiero si inoltra nel bosco, diventando man mano più stretto e leggermente più ripido, anche se sempre chiaro e ben visibile.
Dopo circa mezz'ora, il sentiero farà una brusca curva verso destra, diventando più ripido ed attraversando un terreno ricco di radici. Siete quasi arrivati al belvedere, ancora dieci minuti e lo vedrete all'orizzonte.
Una volta raggiunto il belvedere, davanti a voi, si staglierà la maestosa cascata bassa di Fanes. Per chi dovesse soffrire di vertigini, la zona è stata messa in sicurezza ed è presente una balaustra dove sostenersi.
Se siete attrezzati con il necessario per una ferrata potreste proseguire lungo il canalino a strette serpentine che avete appena lasciato alle vostre spalle. Questo, infatti, è il sentiero dei canyon e delle cascate di cui abbiamo parlato in precedenza.
La strada scende poi fino al ponte di ferro che potete vedere più in basso, alla base delle cascate, per poi salire fino a passare proprio dietro il salto dell'acqua. Vogliamo ribadire che è un percorso tecnico e piuttosto pericoloso, consigliato solo ad escursionisti esperti, attrezzati con imbrago da arrampicata, moschettoni e scarpe da escursionismo.
Il nostro itinerario, al contrario, è molto più semplice, adatto a chi cerca una gita tranquilla oppure a chi soffre di vertigini. Non preoccupatevi dell'occasione persa, anche con la nostra variante vi sarà possibile passare dietro alla cascata, percorrendo la facoltativa Ferrata Giovanni Barbara.
Tornare sui vostri passi fino a raggiungere nuovamente l'incrocio di Pian de Loa, 1349 mt, da cui avete preso questa variante. Dovreste impiegare all'incirca mezz'ora. Se per caso siete stanchi, o non vi interessa la ferrata sotto il salto dell'acqua, da qui potete tornare direttamente alla macchina.
Una volta raggiunto l'incrocio, svoltate verso destra, in direzione Ponte Outo - Valle di Fanes. Probabilmente vorrete fermarvi qualche minuto ad osservare il Rü de Fanes, il fiume subito dietro l'incrocio, che potrebbe essere un bellissimo posto per riposarsi un po' e raccogliere le energie.
Una volta attraversato il fiume, troverete una strada che si addentra nel bosco. Inizialmente sarà pianeggiante, ma la pendenza aumenterà progressivamente, senza mai diventare eccessiva. Dopo circa trenta minuti, vedrete comparire all'orizzonte il Ponte Outo.
Il ponte sorge su una forra scavata dal Rü de Travenanzes, protagonista di una divertente leggenda, trascritta sulla tabella informativa delle Regole d'Ampezzo. Il nome "Ponte Outo" significa letteralmente ponte alto, ed ora che ci siete sopra non dovreste avere alcun dubbio sul perché di questo nome.
Dopo aver osservato il panorama, proseguite altri cento metri, fino a raggiungere una piazzola con una panchina, da cui si può godere di un panorama mozzafiato sulla valle sottostante. Se guardate bene, potrete anche vedere il belvedere su cui siete stati prima.
La nostra gita finirebbe qui, ma se volete un piccolo brivido conclusivo, dalla piazzola, potete avventurarvi lungo la Ferrata Giovanni Barbara, indicata dal cartello Sentiero attrezzato alla cascata.
Si tratta di un sentiero facile, ma molto esposto, da affrontare con l'aiuto di un imbrago da arrampicata. Ricordate che è fortemente sconsigliato a chi soffre di vertigini o accompagna bambini. Se decidete di affrontarlo, in dieci minuti raggiungerete la cascata bassa di Fanes, che offre la possibilità di passare sotto al salto dell'acqua. Ricordatevi di mettere una giacca impermeabile, in quanto la temperatura è sensibilmente più bassa che sul sentiero e la nebulizzazione vi farà una bella doccia.
Una volta che siete passati sotto alla cascata ed avete fatto qualche foto ricordo, tornate lungo il sentiero che avete appena percorso, per poi tornare all'area di sosta. Da lì, scendete a valle lungo la strada dell'andata, fino a raggiungere il parcheggio dove avete lasciato l'automobile. Impiegherete all'incirca un'ora.
Se avete ancora un po' di energia, potete anche valutare di salire fino alle cascate alte di Fanes. Parleremo di questa escursione di seguito, nel capitolo sulle curiosità.
Curiosità
Quello che avete appena affrontato è una parte del Sentiero dei canyons e delle cascate. Se volete affrontare un'escursione più impegnativa, una volta raggiunto Ponte Outo, potete proseguire lungo il Sentiero 10 ed affrontare la seconda parte del sentiero, verso lo Sbarco de Fanes. Ne abbiamo parlato nella pagina dedicacata alle cascate alte di Fanes:
La leggenda del Ponte Outo, di cui abbiamo accennato in precedenza, narra le prodezze del Gran Bracun. Questo cavaliere, che sembra fosse il nobile Francësch Wilhelm de Brach, doveva andare a trovare la sua fidanzata a Podestagno. Visto che nel suo cavalcare aveva disturbato non poco i proprietari dei pascoli vicini, decisero di fargli uno scherzo crudele. Dopo aver tagliato i sostegni del ponte sul Rü de Travenanzes, i pastori si nascosero per vedere il cavaliere cadere rovinosamente nel burrone. Grazie ad un'intuizione geniale, il Gran Bracun capì che c'era qualcosa di strano, spronò quindi il suo destriero e con un balzo poderoso superò il ponte manomesso, entrando così nella leggenda.
Il Cason di Pian de Loa potrebbe esservi familiare. Se siete dei fan della serie televisiva Un Passo dal Cielo, lo avrete sicuramente visto nelle scene della sesta stagione che ritraggono il maso di Dafne. In questa zona sono state fatte molte delle riprese utilizzate nella sesta e nella settima serie della fiction televisiva. Se volete avere maggiori informazioni sulle location di un passo dal cielo, vi invitiamo a leggere l'articolo di seguito:
Durante la vostra escursione potreste aver notato che alcuni alberi sono stati scolpiti dal picchio nero. Si tratta dell'esemplare più grande in Europa, che con il suo forte becco scava il legno alla ricerca di insetti, contribuendo al controllo dei parassiti degli alberi. Questo volatile era quasi scomparso da Cortina, ma negli ultimi decenni è tornato a popolare i boschi ampezzani, compresi quelli che avete appena attraversato. L'albero più colpito potrete vederlo poco prima dell'incrocio di Pian de Loa, segnalato da un cartello delle Regole d'Ampezzo.
Come arrivare
La nostra interpretazione della gita delle Cascate di Fanes ha inizio al parcheggio gratuito del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, vicino allo chalet Spiaggia Verde. Il parcheggio può essere facilmente raggiunto con l'automobile. Dal centro di Cortina, dovreste impiegare all'incirca quindici minuti.
Essendo il punto di partenza di molte escursioni, in alta stagione, è caldamente consigliato arrivare la mattina presto per non trovare tutti i parcheggi occupati. Se non riuscite a trovare un posto libero, esiste un secondo parcheggio, che potrebbe passare inosservato e sorge esattamente qui.
In alternativa, è anche possibile prendere l'Autobus n°1 dalla Stazione di Cortina d'Ampezzo e scendere all'hotel Fiames, che è anche la fermata del capolinea. Da qui parte una strada boschiva verso nord che, in circa trenta minuti, vi porterà al parcheggio del parco. La strada può essere facilmente individuata dalla sbarra che blocca il traffico e dal cartello Bosco dell'Impero, che indica la Val di Fanes.
Per maggiori informazioni sugli orari degli autobus o per acquistare i biglietti, potete rivolgervi alla biglietteria della stazione. Attenzione, in quanto potrebbe chiudere per la pausa pranzo.
Come ultima alternativa, potreste valutare di prendere un Taxi. Dal centro di Cortina il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 30€, ma potrebbe variare molto, sia in base al mezzo che per il numero di persone, chiedete sempre un preventivo. I Taxi si possono trovare sia in Piazza Roma che alla stazione delle corriere, oppure potete cliccare qui per il loro sito ufficiale.
Per qualsiasi dubbio possiate avere, potete consultare l'ufficio per le informazioni turistiche che si trova in centro.
Informazioni utili
Questa è una delle poche gite che vi proponiamo che non ha un rifugio ad accogliervi all'arrivo. Vi consigliamo di preparare un pranzo al sacco, oppure di programmare la gita a stomaco pieno. Se volete mangiare fuori, in località Fiames, si trova il piacevole Hotel Fiames, che offre la possibilità di fare un pasto o una piacevole merenda sia all'interno che all'aria aperta. In alternativa, è possibile fermarsi anche allo Chalet Spiaggia Verde, dove bere o mangiare qualcosa ed eventualmente noleggiare un lettino per prendere un po' di sole e rilassarsi sulle rive del Boite. Personalmente non abbiamo mai provato il ristorante con la nuova gestione. Nonostante nei periodi di alta stagione risulti sempre affollato, potrebbe essere consigliabile leggere prima qualche recensione.
La gita alle cascate basse di Fanes e la piccola ferrata dietro il salto dell'acqua non sono praticabili in inverno e sono altamente sconsigliati in caso di pioggia. La pioggia rende scivolose le superfici, considerato che alcuni punti sono esposti, vi consigliamo di evitare. In inverno il ghiaccio creato dalle cascate rende il percorso molto pericoloso, inoltre la pista da fondo attraversa la prima parte del tragitto e, da regolamento, è vietato percorrere a piedi o con le racchette da neve le piste da sci.
Il periodo più indicato per fare questa escursione è quello estivo, in quanto la presenza dell'acqua nebulizzata permette di rinfrescarsi dalle temperature alte. La gita è molto bella anche in primavera, grazie al disgelo che alimenta d'acqua le cascate. Il periodo migliore in questo senso potrebbe essere il mese di maggio, ma purtroppo non è possibile sapere in anticipo quando la neve si scioglierà.
Nonostante la relativa semplicità del sentiero, se evitate le piccole ferrate, consigliamo comunque di indossare un abbigliamento adeguato. Vista la lunghezza del percorso, è meglio avere scarpe collaudate ed adatte a camminare su terreni sterrati. Portate uno zaino con il pranzo, un po' di acqua, una merenda e una giacca per la pioggia. Se siete alle prime esperienze in montagna, vi consigliamo prima di tutto di leggere i nostri consigli per camminare in montagna in sicurezza:
Vogliamo sottolineare che, nelle Dolomiti, ci sono delle regole da rispettare. Le principali sono:
- È assolutamente vietato fare il bagno nelle cascate.
- È severamente vietato accendere fuochi.
- È severamente vietato raccogliere piante e fiori.
- È vietato il campeggio libero.
- È vietato abbandonare immondizie.
- È obbligatorio tenere gli animali domestici al guinzaglio.
Quando affrontate un'escursione, prestate sempre attenzione. CiaoCortina non può essere ritenuta responsabile per eventuali variazioni, disguidi, errori, danni a cose, persone o inconvenienti che potrebbero verificarsi lungo il percorso. Per maggiori informazioni, cliccate qui.
Conclusione
Sperando che questa gita alle cascate basse di Fanes vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potrete trovare altre bellissime escursioni, a Cortina e dintorni, cliccando qui.
Se volete ringraziarci potete farlo visitando la pagina Sostienici. Se, invece, volete suggerire una modifica, proporre qualcosa o farci solo un saluto, nella sezione Info e Contatti troverete i diversi modi per raggiungerci.