Introduzione
Le Tre Cime di Lavaredo, in tedesco Drei Zinnen, sono uno dei panorami più iconici delle Dolomiti e vengono considerate da molti le montagne più belle del mondo. Scopriamo insieme le 3 Cime, con alcuni consigli per affrontare al meglio, anche nei periodi di massima affluenza.
Caratteristiche
Le Tre Cime di Lavaredo sono 3 obelischi rocciosi che sorgono sul confine tra la provincia di Belluno e quella di Bolzano. La Cima Grande, al centro, ha un'altitudine di 2.999 metri. La Cima Ovest si erge per 2.973 metri e la Cima Piccola per 2.857 metri.
Nel 2009, grazie alla loro straordinaria bellezza, le 3 Cime di Lavaredo sono state inserite tra i Patrimoni Mondiali dell'UNESCO. A conferma del loro fascino, sono state anche immortalate nel film Solo: A Star Wars Story, nello spot della cioccolata Novi, oltre che apparire nella grafica della birra Forst e nel videogioco Far Cry Primal.
... il caratteristico colore bianco rende queste montagne uniche al mondo...
Tutte e 3 le cime sono formate da Dolomia Principale, una roccia sedimentaria carbonatica dal caratteristico colore bianco, che rende queste montagne uniche al mondo.
La stratificazione, chiaramente visibile sulle pareti, si è formata all'incirca 150 Milioni di anni fa, nell'arco temporale compreso tra la fine del Paleozoico e la fine del Mesozoico. Se volete avere maggiori informazioni sulla storia geologica delle Dolomiti, qui sotto trovate un nostro approfondimento:
Una delle caratteristiche più particolari della Dolomia è il fenomeno conosciuto come enrosadira, Si tratta del tipico colore, tra il rosa e il violaceo, che assumono le Dolomiti quando vengono illuminate dal sole al tramonto.
Per godere di questo indimenticabile spettacolo, senza che le altre montagne disturbino con la loro ombra, bisogna salire alle 3 Cime tra fine maggio e inizio agosto. Per sapere esattamente quando tramonta il sole esistono molti strumenti gratuiti, come ad esempio suntoday.org.
I quattro rifugi nell'area
Come forse saprete, in questo sito consigliamo di mangiare nei rifugi della zona. Vi permette di assaporare piatti di montagna ed è una meritata gratifica dopo la fatica dell'escursione, ma in questo caso ci sono alcune cose da considerare.
A causa dell'elevato numero di persone che frequentano la zona delle Tre Cime, il pasto in rifugio potrebbe essere un po' più complicato del previsto. Non c'è niente di peggio di arrivare affamati e sentirvi dire che vi aspetta una lunga attesa. Potreste quindi valutare di partire con una merenda al sacco. Se il rifugio fosse pieno, potete calmare la fame in attesa che si liberi un posto. Vi consigliamo anche di evitare le ore di punta, cercando di mangiare prima delle 12:00 o dopo le 14:00.
La zona è servita da quattro rifugi, tutti molto belli e caratteristici. Vediamo in breve quali sono e cos'hanno da offrire:
- Il primo che vogliamo consigliarvi, considerata la vista che offre, è il Rifugio Locatelli, che è anche il più grande dei quattro. Edificato nel 1882, è difficilmente raggiungibile per l'approvvigionamento, quindi si tratta di un vero rifugio di montagna. Non è un ristorante in alta quota, come ne esistono in altre zone. Si tratta di un ambiente rustico, molto frequentato, attrezzato per gestire grossi flussi di turisti, seppur con la dovuta calma e pazienza da parte vostra.
- La seconda opzione è il Rifugio Lavaredo, una struttura di medie dimensioni che offre una vista alternativa, ma comunque meravigliosa, sulle Tre Cime. Vale lo stesso discorso di prima, è un rifugio in piena regola, molto rustico, dove generalmente il telefono non ha nemmeno copertura, infatti sarebbe meglio portare dei contanti per difficoltà con i pagamenti elettronici.
- Leggermente spostata, rispetto ai tracciati di maggior percorrenza, si trova Malga Langalm, una piccola struttura davvero molto affascinante. L'ambiente è davvero curato, è una piccola perla, che trasmette al meglio l'anima dell'alta montagna. Considerato che è leggermente defilata, dovrebbe esserci anche meno confusione.
- La quarta alternativa è data dal Rifugio Auronzo, che sorge a pochi metri dal parcheggio delle automobili. Anche se si trova vicino alla strada, si tratta di un semplice rifugio alpino, dove bere o mangiare qualcosa senza troppe pretese, davanti ad un panorama indimenticabile. Grazie alla sua posizione strategica, anche questo è molto frequentato.
Nel nostro caso, purtroppo, siamo stati costretti a portare il pranzo da casa, in quanto tutte e quattro le strutture avevano chiuso il weekend precedente. Se decidete di avventurarvi dopo la metà di ottobre o in primavera, è meglio fare prima una telefonata per verificare l'effettiva apertura.
Se decidete di optare per il pranzo al sacco, per evitare la coda, apprezzare la natura, o per risparmiare, ricordate sempre di non sporcare e mettere nello zaino l'immondizia, l'ambiente vi ringrazierà.
Inverno alle 3 Cime
In inverno la strada che porta alle Tre Cime di Lavaredo non viene sgombrata dalla neve e rimane chiusa al traffico. Potete quindi salire fino al Rifugio Auronzo a piedi, con le ciaspole o con gli sci da alpinismo. Tuttavia, a causa del dislivello di oltre 450 metri e della durata di circa due ore, questa escursione non è adatta a tutti.
Una volta raggiunto il Rifugio non è consigliabile addentrarsi ulteriormente senza preparazione. Sia la strada che porta al Rifugio Locatelli, che il classico anello delle 3 cime, in inverno, devono essere affrontati solo da escursionisti esperti e attrezzati.
Se preferite evitare la fatica, potete usufruire del servizio di motoslitte dal Lago di Antorno, al costo di circa 35€ a persona. Sia che decidiate di salire a piedi che con la motoslitta, potreste valutare di scendere con la slitta. Si tratta di un percorso molto suggestivo, anche se è importante fare attenzione alle motoslitte in transito.
Per avere maggiori informazioni su tutte le attività descritte, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del consorzio Auronzo Misurina, oppure potete rivolgervi, di persona, all'ufficio Informazioni Misurina.
Il sovraturismo
Come tutti i luoghi di grande interesse anche le Tre Cime di Lavaredo soffrono il fenomeno del sovraturismo, arrivando a dover gestire, in agosto, picchi di oltre 13.000 persone al giorno. Un flusso turistico così imponente, oltre a rovinare un po' l'atmosfera del luogo, comporta anche una serie di piccoli fastidi collaterali. Nei periodi di alta stagione, e nei fine settimana, è decisamente complicato trovare un parcheggio libero, per non parlare del traffico. Non vogliamo usare termini sensazionalistici, ma è un problema che non dovete sottovalutare.
Se volete ridurre al minimo i disagi, vi consigliamo caldamente di alzarvi la mattina molto presto. Nei momenti di alta stagione, e nei weekend, fate in modo di essere lì alle sette e mezza di mattina, o anche prima, questo vi permetterà di evitare buona parte dei disagi.
Tanto per darvi un'idea, qui sopra, potete vedere la gente fuori dal rifugio Lavaredo ad inizio ottobre, stagione bassissima, con il rifugio chiuso!
Le fotografie che potreste aver visto spesso dipingono i luoghi come incontaminati, noi stessi abbiamo usato questo accorgimento, ma la realtà è decisamente diversa. Se poteste vedere cosa si nasconde dietro il taglio delle foto, capireste che il flusso di turisti è molto più abbondante di quanto potreste immaginare.
Come raggiungere le Tre Cime
Per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo esiste una sola strada. Se arrivate da Cortina dovete prendere il Passo Tre Croci, svoltando poi verso Misurina e da qui verso il Lago Antorno. Se arrivate da Dobbiaco, dovete seguire il Passo Cimabanche fino a Carbonin, da qui svoltate a sinistra, in direzione Misurina, quindi verso il Lago Antorno.
Da lì dovete dirigervi verso il casello delle Tre Cime di Lavaredo, dove vi verrà fatto pagare un pedaggio di circa 30€, valido per dodici ore.
Dovrete, infine, salire la strada verso il posteggio, che si trova in cima alla salita, nei pressi del Rifugio Auronzo.
Ricordatevi che dovreste sempre arrivare la mattina prestissimo, soprattutto in alta stagione, quando i parcheggi potrebbero essere completamente pieni anche prima delle nove. Il casello apre alle sei del mattino, quindi non preoccupateci di essere troppo in anticipo.
Per fare le foto di questa pagina siamo saliti ad inizio ottobre, bassissima stagione, in una giornata fredda e non particolarmente soleggiata. Siamo partiti da casa alle dieci, convinti che non avremmo trovato nessuno, invece abbiamo dovuto fare quasi venti minuti di coda, riuscendo a parcheggiare a malapena. Potete immaginare la situazione a luglio o agosto...
Escursioni dal parcheggio
Una volta raggiunto il parcheggio delle Tre Cime di Lavaredo, vi consigliamo di seguire il percorso classico che, lungo il Sentiero 101, vi porterà dal Rifugio Auronzo al Rifugio Lavaredo, permettendovi di godere di uno splendido panorama sul paese di Auronzo di Cadore ed il suo lago. Ricordatevi che si tratta di un'escursione, per questo motivo è meglio attrezzarsi con un abbigliamento adeguato, acqua ed almeno qualcosa di dolce da mangiare. Se non siete pratici della montagna, vi consigliamo la nostra pagina con alcune indicazioni per affrontare una gita in sicurezza:
Una volta raggiunto il Rifugio Lavaredo, dovrete svoltare leggermente a sinistra e salire lungo il ghiaione, seguendo la strada battuta.
In alternativa esiste una scorciatoia non segnalata, più ripida, che taglia le curve del sentiero attraverso un tragitto un più rettilineo.
Salite fino alla forcella, che stabilisce anche il confine tra il Veneto e l'Alto Adige. Da qui vedrete un incantevole panorama sulle Dolomiti di Sesto mentre, alla vostra sinistra, le Tre Cime cominceranno ad apparire in tutto il loro splendore.
A questo punto dovrete fare ancora un ultimo sforzo e dirigervi fino al Rifugio Locatelli, per poter godere della vista più bella e caratteristica delle Tre Cime di Lavaredo, dove le tre torri si stagliano ben distinte, come nelle immagini promozionali.
Una volta scattate le fotografie d'obbligo e ripreso un po' di forze, dovete pensare a come tornare al Rifugio Auronzo. Esistono due modi, il primo, quello più veloce, è di ripercorrere i vostri passi, dirigendovi nuovamente verso il Rifugio Lavaredo.
Il secondo, leggermente più lungo e faticoso, è quello di seguire il Sentiero 105 che scende abbastanza ripido, per poi risalire verso l'altipiano della Grava Longa, fino alla Malga Langalm, ultimo punto dove potersi fermare per bere o mangiare qualcosa. Da qui dovrete proseguire verso il parcheggio, che dista circa mezz'ora.
Per avere un'idea più chiara dei due sentieri, qui sotto, potete vedere i percorsi direttamente su Google Maps. I tracciati GPX sono stati realizzati utilizzando il servizio komoot.
- Il primo percorso è quello con andata e ritorno lungo stessa strada, che ha una difficoltà intermedia. Vi impegnerà per circa tre ore, con una lunghezza di poco inferiore agli otto chilometri. La strada è in ghiaia, ma ben battuta, con un dislivello di duecentotrenta metri. Potete vedere il tracciato su Google Maps cliccando qui, oppure scaricare il file GPX cliccando qui.
- Il secondo percorso è quello che fa l'anello intorno alle Tre Cime, passando per Malga Langalm. Si tratta di un'escursione abbastanza impegnativa, con una durata di circa quattro ore ed una lunghezza di poco inferiore ai dieci chilometri. Anche in questo caso si segue una strada in ghiaia ben battura, con un dislivello di poco superiore ai trecento metri. Potete vedere il tracciato su Google Maps cliccando qui, oppure scaricare il file GPX cliccando qui.
Ricordate che tutti i sentieri sono molto ben segnalati, è quasi impossibile perdersi. Se avete qualche esitazione, è sufficiente seguire il flusso delle persone.
Alternative all'automobile
Se partite da Cortina esistono due strategie che vi permetteranno di risparmiare il prezzo del pedaggio, a costo di accettare qualche compromesso.
La prima alternativa è quella di affrontare la salita a piedi, una cosa non proprio per tutti. Dai parcheggi nei pressi del Lago Antorno dovrete salire a piedi lungo il Sentiero 101, fino al rifugio Auronzo. La salita ha una durata indicativa di due ore, con un dislivello positivo di circa 450 metri.
Se volete avere un'idea del tracciato, potete scaricare il file GPX cliccando cliccando qui o, in alternativa, seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui. Anche in questo caso, la traccia GPS e stata generata con komoot
La seconda alternativa è quella di utilizzare la corriera, che parte dalla stazione di Cortina e raggiunge le Tre Cime di Lavaredo in circa un'ora. In questo caso è possibile spendere molto meno per salire, ma dovete stare attenti agli orari di partenza e rientro. Per avere maggiori informazioni, e acquistare il biglietto, vi invitiamo a rivolgervi direttamente alla biglietteria della stazione di Cortina.
Se partite da Dobbiaco esiste un'escursione che, lungo il Sentiero 102, vi permetterà di raggiungere le Tre Cime lungo la Val Fiscalina, con partenza in località Bagni di Moso. Si tratta di una camminata molto impegnativa, con un dislivello di di mille metri ed una durata di circa tre ore.
Anche in questo caso, potete scaricare il GPX della gita cliccando qui o, in alternativa, seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui. Anche in questo caso, la traccia GPS e stata generata con komoot
In alternativa potete prendere la corriera che parte dalla stazione di Dobbiaco, che vi porterà alle Tre Cime di Lavaredo in circa un'ora. In questo caso è possibile spendere molto meno per salire, ma dovete stare attenti agli orari di partenza e rientro. È importante sapere che il biglietto va prenotato e pagato in anticipo online. Per avere maggiori informazioni, ed acquistare il biglietto, vi invitiamo a visitare sito ufficiale delle Tre Cime.
Curiosità
Prima di concludere, vorremmo lasciarvi con qualche curiosità sulle Tre Cime di Lavaredo, la cui iconica immagine è stata utilizzata su diversi media:
- Come già menzionato nell'introduzione, le Tre Cime di Lavaredo appaiono nel film Solo: A Star Wars Story, nello spot della cioccolata Novi, oltre che nella grafica della birra Forst e nel videogioco Far Cry Primal.
- Nonostante, all'apparenza, risulti riservata solo ad alpinisti esperti, la salita della Cima Grande, lungo la via normale, non presenta grosse difficoltà tecniche. La scala di difficoltà UIAA è di circa 4 su 10, il che la rende affrontabile, con l'aiuto di una guida, anche da arrampicatori dotati, ma non professionisti.
- Sulla strada che, da Cortina, porta a Dobbiaco esiste un punto di osservazione per vedere le Tre Cime dalla statale. Potrete trovarlo esattamente qui.
- Come testimoniato dalle trincee di guerra chiaramente visibili, nei pressi del Rifugio Locatelli, le Tre Cime ed il Monte Paterno furono teatro di scontri durante la prima guerra mondiale. Venne addirittura installato, dal genio italiano, un faro da 90 cm sulla cima grande, in grado di illuminare le linee nemiche.
- Il confine che oggi attraversa le Tre Cime coincide con quello tra il Sacro Romano Impero e la Serenissima Repubblica di Venezia, rimasto invariato dal 1752. In precedenza le vette appartenevano, da tempo immemore, al comune di Auronzo di Cadore.
- Nonostante sui social si vedano molte fotografie scattate da una tenda, il bivacco nei pressi delle tre cime è proibito per legge.
- Se decidete di fare il percorso ad anello, vicino al parcheggio, vedrete moltissimi omini in pietra. I turisti, infatti, utilizzano le pietre del luogo per lasciare un segno del loro passaggio.
Una volta conclusa la vostra escursione, se avete ancora un po' di forze, potete approfittare dell'occasione per visitare anche il Lago di Misurina, uno dei laghi di alta quota più grandi d'Italia ed ottimo punto per mangiare una fetta di torta prima di tornare a casa. Se volete avere qualche informazione in più sul Lago di Misurina, vi invitiamo a leggere l'articolo che abbiamo scritto qui sotto:
Conclusione
Sperando che questa pagina sulle Tre Cime di Lavaredo vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potete leggere altri interessanti articoli su cosa fare e cosa vedere a Cortina sulla nostra Home Page.
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