Il campanile di Cortina d'Ampezzo

La storia della realizzazione del campanile di Cortina d'Ampezzo da parte di Silvestro Franceschi nel 1852, oltre ad una serie di curiosità su quello che è senza dubbio il simbolo più rappresentativo di Cortina.

Introduzione

Il campanile di Cortina, o come lo chiamano gli ampezzani, el Cianpanín, è senza ombra di dubbio il simbolo più rappresentativo di Cortina, oltre che l'orgoglio del paese da oltre un secolo. Realizzato completamente in Dolomia, la stessa roccia di cui sono composte le Dolomiti, svetta candido e orgoglioso ed è chiaramente visibile da ogni punto del paese.

... è realizzato completamente in Dolomia, come lo sono le Dolomiti...

La stesura di questa pagina è in gran parte ispirata dal bellissimo libro "El Cianpanín, storia del campanile di Cortina d'Ampezzo"" di Mario Ferruccio Belli, dove l'autore descrive in modo molto dettagliato la nascita della torre campanaria, alternandola con documenti dell'epoca, fotografie e curiosità. Si tratta di un bellissimo libro da acquistare o da regalare.

La Storia

Il campanile di Cortina, come lo conosciamo oggi, è stato eretto da Silvestro Franceschi per sostituire la vecchia torre campanaria del 1590, tra l'altro abbastanza anonima, che stava cominciando a dare qualche segno di cedimento.

I problemi iniziarono con la fessurazione di una campana, ma successivamente peggiorarono con il distacco di sassi e di calce dalla struttura.

Per evitare ulteriori incidenti, nel 1846, il comune di Cortina decise di demolire il precedente campanile per costruirne uno nuovo.

Venne eretta una torre campanaria provvisoria in legno, per non fermare lo scandire delle ore. Si trattava, infatti, di un'epoca in cui quasi nessuno aveva un orologio al polso, serviva inoltre un modo per segnalare le celebrazioni liturgiche e le manifestazioni di preghiera.

La basilica di Cortina ed il Campanile
Il campanile di Cortina da sfoggio di sè in Corso Italia
Proiezioni sul campanile durante il fashion week
(1) La basilica ed il Campanile. (2) Il campanile e il Corso Italia. (3) Proiezioni sul campanile al fashion week.

Dopo aver vagliato una grande serie di progetti, l'amministrazione comunale decise di seguire l'idea dell'ingegnere Hermann Bergmann di Vienna, che disegnò un campanile in stile bizantino, che non era né tirolese, né cadorino, per rappresentare l'individualità del paese.

Il campanile venne realizzato in Dolomia, la stessa candida pietra di cui sono composte le Dolomiti che lo custodiranno. Venne individuata una cava perfetta per questo tipo di roccia in località Crepedel, nei pressi di Acquabona, una frazione di Cortina.

Il nome della località proviene dal fatto che lì finivano i prati ed iniziavano "i crepe", le rocce, del monte Faloria. Se volete scoprire perché la pietra delle Dolomiti è così chiara, vi invitiamo a leggere la nostra pagina sulla storia geologica delle Dolomiti, che trovate di seguito:

Lo scavo delle fondamenta ebbe inizio nel maggio del 1852, ma per sentire il suono della prima campana si dovrà aspettare fino al 1858. Tutta la costruzione si svolse tra una serie di problemi logistici, amministrativi e sociali molto interessanti che vengono raccontati per filo e per segno nel libro di Mario Ferruccio Belli. Per i più curiosi possiamo comunque riassumere i punti salienti.

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Le Campane

Un campanile così maestoso non poteva avere un concerto di campane che non fosse alla sua altezza. Per questo motivo il comune di Cortina, nonostante le grosse spese sostenute fino ad allora, non volle risparmiare. Esisteva ad Innsbruck una ditta con cui il comune aveva già avuto modo di lavorare e che si era dimostrata molto seria. All'epoca si chiamava Grassmajer, oggi è conosciuta come Grassmayr, ed è ancora attiva nel settore. Qui potete visitare il loro sito, in tedesco . Inizialmente si pensò di lasciare tre campane come in origine, ma in seguito si decise di passare ad un concerto più ampio, su 6 campane, armonizzato nella tonalità del Si bemolle.

Il campanile di Cortina e la conchiglia
Le campane del campanile di Cortina d'Ampezzo
Il campanile di Cortina fotografato di notte
(1) Il Campanile e la conchiglia. (2) Le campane viste da sotto. (3) Notturna del Campanile.

Il concerto delle campane è stato così composto: la piccola in FA (peso: 120 kg), la seconda in RE (peso: 192 kg), la terza in SIb (peso: 361 kg), la quarta in FA (peso: 860 kg), la quinta in RE (peso: 1,455 t) ed infine la grande in SIb (peso: 3,074 t).

Le campane, che allietano coloro che si trovano a passeggiare in Corso Italia, sono le stesse che furono forgiate nel 1857. Forse non tutti sanno che gran parte delle campane che si sentono suonare oggi in Italia, infatti, non sono quelle originali, ma sono delle copie. La prima guerra mondiale rese necessarie enormi quantità di piombo per creare cannoni e le campane delle chiese erano il modo più semplice per ottenerlo.

... Le campane sono le stesse che furono forgiate nel 1857...

Quelle di Cortina furono però salvate grazie all'intervento dell'imperatore Carlo d'Austria che, passando per il territorio ampezzano e sentendole suonare, decise di graziarle dalla forgia. A memoria di questo evento è stata posta una targa commemorativa sulla porta del campanile. Pensate che delle oltre 1048 campane forgiate dalla ditta Grassmayr prima della guerra ad oggi ne sopravvivono solo nove, di cui sei a Cortina.

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Curiosità

Prima di concludere, vogliamo raccontarvi, in questo capitolo, alcune curiosità sul Campanile:

Conclusione

Sperando che questa pagina sul campanile di Cortina vi sia piaciuta, vi ricordiamo che potete leggere tutti gli articoli che abbiamo scritto su Cortina d'Ampezzo cliccando qui.

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