Introduzione
Con il termine Sestieri a Cortina vengono indicati tre diverse realtà. Sono infatti Sestieri le sei contrade in cui è stato suddiviso in passato il paese. L'origine dei sei Sestieri geografici si perde nella memoria, ma probabilmente risale al periodo in cui la Serenissima governava su queste terre, infatti sono sei anche i Sestieri di Venezia.



Sestieri sono anche le sei associazioni sportive che organizzano ogni anno le feste campestri di Cortina e che si occupano anche di coordinare le attività sportive dei ragazzi residenti. I confini di cui ogni associazione si occupa corrispondono a quelli geografici e saranno ampiamente trattati a breve.
Infine con Sestieri d'Ampezzo è possibile anche definire l'associazione di volontari che comprende tutti i sei Sestieri e che si occupa di organizzare gli eventi comuni, come ad esempio le edizioni della Corsa dei Sestieri, il torneo di calcio, i carri folcloristici e di coordinare di tutti i volontari dei diversi Sestieri per la partecipazione alle attività del paese. Vediamoli ora nel dettaglio.
Cenni storici
Come già accennato, la suddivisione del paese in sei contrade, conosciute anche come Sestieri, risale all'incirca al XV secolo. Prima di questa data, la suddivisione del paese era fatta in decene, ovvero dei gruppi familiari di circa dieci famiglie.
A quei tempi Cortina era sotto il controllo della Repubblica di Venezia e quindi si presume che, il fatto di ridurre a sei il numero dei quartieri, fosse stato fatto per emulare la suddivisione in sei zone di Venezia.
In questo articolo, però, vogliamo parlarvi di quello che i Sestieri sono e rappresentano in epoca moderna. Se volete conoscere la storia dei Sestieri nell'antichità, vi invitiamo a leggere la pagina che abbiamo scritto sulla storia di Cortina, che trovate qui sotto:
I Sestieri geografici
Il confine tra i diversi Sestieri viene solitamente delimitato dai corsi d'acqua. Anche se negli anni una parte di essi è stata interrata per favorire l'urbanistica, qui sotto potete vedere una bellissima mappa dei confini originali dei diversi Sestieri.

Sulla mappa qui sopra possiamo chiaramente vedere le diverse zone in cui il paese era diviso, vediamo di capire cosa rappresentano i vari colori:
- Il Sestiere di Alverà, di colore verde, si estende nella zona est di Cortina. Comprende l'omonimo Sestiere, oltre che le zone di Pecol, Pralongo, Staolin, Grava di Sopra e Grava di Sotto. La bandiera di Alverà è identificabile da un abete in campo verde sopra un colle.
- Il Sestiere di Azon, di colore rosso, si espande sul versante ovest. Comprende i villaggi di Crignes, Val di sotto, Val di Sopra, Gilardon, Lacedel, Meleres e Mortisa. La bandiera di Azon è composta da un volatile nero su campo bianco, un merlo, che è diventato anche la mascotte del Sestiere.
- Il Sestiere di Cadin, di colore rosa, è localizzato nei territori nord-ovest di Cortina. Comprende tutte le case comprese nelle frazioni di Ronco, Cadelverzo, Cadin di Sopra e Cadin di Sotto. La bandiera storica del Cadin è realizzata da due catini su campo bianco quadripartito.
- Il Sestiere di Chiave, di colore giallo ocra, è situato nella zona nord-est di Cortina. Confina sia con Cadin che con Alverà e comprende al suo interno i territori di Verocai, Majon, Chiamulera, Chiave, La Vera e Codivilla. La bandiera del Chiave è composta da due chiavi su campo partito di colori rosso e bianco.
- Il Sestiere di Cortina, di colore azzurro, comprende tutti i territori del centro. Comprende le zone centrali del paese, da Corso Italia a Cianderies, fino alla fine di via delle Guide Alpine, è l'unico Sestiere a non avere nessun confine aperto. La bandiera del Cortina sono tre alberi in campo giallo.
- Il Sestiere di Zuel, di colore giallo, comprende tutte le zone a sud del paese: Cojana, Riva, Salieto, Campo, Manaigo, Peziè, l'omonima Zuel e Pian da Lago. La bandiera del Zuel è composta da due torri su campo azzurro sopra un colle.
l'associazione Sestieri d'Ampezzo
In seguito al passaggio sotto il regno d'Italia, nel 1918, i Sestieri persero gran parte del loro valore amministrativo. Per non perdere questa tradizione, il noto ortopedico Sanzio Vacchelli, presidente dell' Azienda di Soggiorno e Turismo e Podestà di Cortina dal 1933 al 1937, decise di dare una nuova identità ai Sestieri.
Il 23 febbraio 1936 organizzò la prima edizione de Ra Corsa dei Sestiere, una gara di sci di fondo a staffetta dove si sfidavano gli atleti dei diversi Sestieri e che si concluse con una sfilata di carri folcloristici.
Con il tempo questo palio invernale venne integrato da molte altre attività, come il palio estivo di corsa, il torneo di calcio, che è uno dei più antichi d'Italia, il torneo di tennis e la pulizia dei boschi.



Per poter organizzare tutte queste attività, oltre a tutti gli impegni che richiedevano la presenza di volontari, si è venuta a creare l'esigenza di trovare un organo che potesse coordinare i diversi Sestieri tra di loro, nacque così l'associazione dei Sestieri d'Ampezzo.
Si tratta di un'assemblea che comprende i sei presidenti dei singoli Sestieri, più un settimo presidente dei Sestieri, la cui funzione principale è quella di organizzatore tutte le attività comuni, oltre che fare da figura istituzionale e portavoce con le altre associazioni e l'amministrazione comunale. Da statuto, lo scopo dei Sestieri d'Ampezzo è:
- La promozione, la diffusione ed il potenziamento del folclore locale in armonia con le tradizioni che lo costituiscono.
- La diffusione ed il potenziamento degli sport estivi ed invernali legati alle tradizioni stesse.
- L'organizzazione di tutte quelle manifestazioni culturali, campestri e sociali che hanno da sempre caratterizzato questo sodalizio.
L'associazione, negli anni, ha contribuito a creare molte tra le attività folcloristiche più caratteristiche di Cortina. Oltre al già citato palio di fondo del 1936, che per la cronaca venne vinto dal Sestiere di Azon, nel 1981 venne inserita anche la rappresentanza femminile, mentre dal 1986 si organizza anche il mini palio, una versione ridotta della gara, ideata per i più piccini. Il palio viene corso ancora oggi ed, in ottant'anni, ha conosciuto solo due pause, una dovuta alla seconda guerra mondiale ed una all'emergenza covid. Vogliamo inoltre citare i pali estivi, il torneo di calcio e molto altro.



Oltre a tutto questo l'associazione Sestieri d'Ampezzo permettere di creare un importante legame tra gli abitanti di Cortina ed il proprio paese, oltre che essere un mezzo essenziale per l'integrazione dei non ampezzani nella vita comunitaria, grazie alle molte attività di volontariato che aiutano ad organizzare.
Le associazioni Sportive
Come già accennato in precedenza, le attività sportive cominciavano ad essere molte. Per poter essere disputate, queste gare avevano bisogno di atleti, che dovevano essere effettivamente residenti nel Sestiere che rappresentavano. Le dispute e le discussioni su questo argomento sono ben radicate nella memoria del paese, con innumerevoli verifiche di residenza, polemiche e reclami. Emblematica è la storia di una casa costruita sopra un piccolo ruscello interrato, che dopo anni di discussione risulta ancora oggi mezza in un Sestiere e mezza in un altro.



Con gli anni questa competitività portò a formare dei gruppi molto affiatati, che assumevano sempre maggior identità. Per poter aumentare gli introiti del Sestiere, creare un gruppo di volontari sempre più numeroso e poter reclutare il maggior numero possibile di atleti, ogni Sestiere inventò dei sistemi sempre più ingegnosi. Quello che ebbe il maggiore successo furono indubbiamente le feste campestri, dove i volontari si incontravano per mangiare, divertirsi e fare gruppo.
In questo modo ogni Sestiere riusciva a fare un piccolo fondo cassa, con il quale poter pagare gli allenamenti sportivi ai ragazzi del Sestiere, così da avere nuova linfa vitale, sia per lo sport che per le feste campestri. Con gli anni queste attività diventarono sempre più strutturate, fino ad arrivare alle feste di oggi, delle vere e proprie sagre, di cui abbiamo già ampiamente parlato nella pagina dedicata alle feste campestri di Cortina, che potete leggere qui sotto:
Ringraziamenti
La stesura di questa pagina è stata possibile anche grazie ai libri Storia di Cortina d'Ampezzo di Mario Ferruccio Belli ed al libro Sestieri d'Ampezzo rievocano... di Alfredo Spampani e Dino Colli d'Antogna oltre che dall'aiuto dei Sestieri d'Ampezzo, in particolare il Sestiere di Zuel, che hanno contribuito a fornire gran parte delle fotografie presenti in questa pagina.
Conclusione
Sperando che questa pagina sui Sestieri di Cortina d'Ampezzo vi sia piaciuta, vi ricordiamo che potete leggere tutti gli articoli che abbiamo scritto su Cortina d'Ampezzo cliccando qui.
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