Gite a Cortina: escursioni invernali

Alcuni trekking invernali da fare a Cortina d'Ampezzo, lungo piste di neve battuta da motoslitte o gatti delle nevi. Per ogni escursione è possibile fermarsi a mangiare in rifugio ed, in alcuni casi, si può scendere con la slitta.

Introduzione

In questa pagina potete trovare alcune passeggiate da fare in inverno nei boschi di Cortina d'Ampezzo. Queste escursioni sono accessibili a tutti e vengono fatte lungo piste battute da motoslitte o gatti delle nevi.

I percorsi raggiungono un rifugio per mangiare, permettono la discesa in slitta e possono essere fatti anche con gli sci da alpinismo.

Malga Federa a Cortina d'Ampezzo in Inverno
Cartello del Rifugio Dibona completamente sommerso dalla neve
Un panorama di Mietres durante una gita invernale a Cortina d'Ampezzo
(1) Malga Federa in Inverno. (2) Cartello sommerso di neve. (3) Mietres durante una gita invernale.

Nella parte conclusiva dell'articolo daremo dei consigli generali per chi non è molto pratico con le escursioni invernali. Questi suggerimenti riguarderanno come vestirsi e come attrezzarsi per affrontare una camminata con le rigide temperature degli inverni ampezzani.

Da Guargnè a Mietres

Punto di partenza: Guargnè Lunghezza: 5 kilometri Dislivello: 400 metri Durata: Circa 1 ora e mezza Destinazione: Mietres GPX: Scarica il percorso in GPX

La Mappa

La passeggiata che vi permette di raggiungere il Rifugio Mietres partendo da Guargnè è una camminata leggermente impegnativa, ma comunque adatta a tutti. La macchina può essere lasciata nel parcheggio di Guargnè , dove si trova il piccolo campo scuola sci "Baby". Dal parcheggio incamminatevi in direzione nord, sull'unica pista da sci battuta. Proseguite in salita, lasciandovi il parcheggio e l'ex piscina alle spalle.

Dopo circa 15 minuti di camminata raggiungerete la ex seggiovia di Col Tondo , ad oggi chiusa al pubblico. Continuate la risalita per altri 40 minuti, stando sempre attenti alle motoslitte ed agli scialpinisti che potrebbero scendere a velocità elevate. Una volta raggiunto il cartello dove si segnalano i sentieri 204 e 211, dopo una leggera svolta a destra, sarete quasi arrivati a destinazione. Non vorremmo scoraggiarvi, ma la salita finale, seppur breve, è abbastanza ripida. Non fatevi ingannare dal miraggio del rifugio e proseguite con un passo regolare.

Salita lungo la pista da sci in direzione rifugio Mietres
Il rifugio Mietres in inverno con la neve
Ritorno con passeggiata sulla pista da sci
(1) Panorama dalla pista da sci. (2) Il rifugio Mietres. (3) Ritorno sulla pista.

Una volta raggiunta la destinazione troverete un rifugio accogliente ed un panorama mozzafiato, nonché la possibilità di mangiare e bere qualcosa sulla terrazza panoramica o all'interno del rifugio. Per chi lo desidera è possibile fare questa escursione invernale con gli sci da alpinismo oppure portarsi una slitta e scendere lungo la pista battuta. L'utilizzo delle racchette da neve (ciaspole) è facoltativo e sconsigliato.

Il ristorante effettua servizio anche la sera su prenotazione, con possibilità di salire in motoslitta. Per questo tipo di trasporto vi consigliamo di contattare telefonicamente la struttura o di visitare il sito del rifugio.

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Verso Ra Stua

Punto di partenza: Parcheggio di Sant'Uberto Lunghezza: 6,5 kilometri Dislivello: 260 metri Durata: Circa 1 ora e mezza Destinazione: Malga Ra Stua GPX: Scarica il percorso in GPX

La Mappa

Il trekking invernale che vi permette di raggiungere Malga Ra Stua dal parcheggio di Sant'Uberto è una gita facile ed alla portata di tutti. Il punto di partenza è piuttosto frequentato e deve essere raggiunto in automobile, vi consigliamo quindi di partire di buon mattino per non rischiare di trovarlo pieno, specialmente nei periodi di alta stagione.

La passeggiata parte dove è posizionata la tabella in legno delle Regole d'Ampezzo, che vale la pena soffermarsi ad osservare, in quanto è interessante e davvero ben fatta. La passeggiata prosegue nel bosco per quasi un ora, la strada è l'unica ad essere battuta, quindi è quasi impossibile perdersi.

State attenti alle eventuali motoslitte, agli sciatori ed alle slitte. Cercate di mantenervi sul bordo della strada durante tutta la risalita, specialmente in presenza di curve cieche. Considerate che per una buona parte della camminata non si trovano salite ripide, si mantiene infatti una pendenza constante fino quasi all'arrivo.

Ponte innevato sulla strada per Ra Stua
La Malga Ra Stua in Inverno
Strada innevata in direzione sant'Uberto
(1) Ponte innevato. (2) Malga Ra Stua in Inverno. (3) Strada innevata al ritorno.

Verso la fine dell'escursione, sulla sinistra, è possibile vedere la famosa cascata di Ra Stua quasi completamente congelata. Se decidete di avvicinarvi per fare qualche foto state attenti, il rischio di scivolare è molto alto. Ancora un piccolissimo sforzo e raggiungerete Malga Ra Stua, dove è possibile fermarsi oppure proseguire verso il Rifugio Sennes o il Rifugio Fodara, escursione di solito affrontata con gli sci da alpinismo, ma che è possibile fare anche a piedi.

Se decidete di fermarvi la Malga dispone di circa 40 coperti all'interno e di 60 all'esterno. Il menù è composto da piatti tipici ampezzani e tradizionali fatti in casa. Oltre al ristorante, la malga offre anche camere da letto con bagno in comune o privato. Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito ufficiale.

La Malga ha da poco cambiato gestione, per questo motivo abbiamo deciso di fare una passeggiata e fermarci a pranzo. Possiamo confermarvi che abbiamo mangiato molto bene.

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Verso Malga Federa

Punto di partenza: Campo di Sotto Lunghezza: 10 kilometri Dislivello: 700 metri Durata: Circa 2 ore e mezza Destinazione: Malga Federa GPX: Scarica il percorso in GPX

La Mappa

La salita verso Malga Federa da Campo di Sotto è una camminata abbastanza impegnativa, che vi porterà a fare 700 metri di dislivello in salita costante. Non si tratta di un'escursione invernale adatta proprio a tutti, la consigliamo infatti solo a chi ha un minimo di allenamento a camminare in salita. La partenza può essere fatta da Campo di sotto o, se volete risparmiare un po' si salita, dall'ampio parcheggio Parù de Col . Se non avete una macchina, è possibile raggiungere la località Campo di sotto a piedi dal centro di Cortina (considerate 30 minuti circa) oppure con l'autobus urbano numero 2.

In alta stagione il parcheggio viene preso d'assalto ed anche la Malga potrebbe non avere posti disponibili, consigliamo quindi di partire di buon mattino, a costo di arrivare troppo presto. Vi assicuriamo che l'aperitivo con vista non vi farà rimpiangere questa scelta. La salita verso la Malga Federa viene battuta con motoslitta e gatto delle nevi, la strada quindi è sempre ben praticabile ed è impossibile perdersi. Cercate comunque di stare attenti a slitte e sciatori, che a volte arrivano molto veloci.

Salita lungo la strada di Malga Federa
Il Becco di Mezzodì spunta dal bosco
Malga Federa a Cortina d'Ampezzo in inverno
(1) Salita verso Malga Federa. (2) Il Becco di Mezzodì. (3) Malga Federa in inverno.

Come già accennato, la salita è piuttosto uniforme, con pochi tratti molto ripidi, ma anche con pochi tratti pianeggianti dove prendere fiato. Consigliamo di salire con passo lento e costante. Sicuramente è una buona idea portare con sé dei ramponcini da neve, in quanto in alcuni punti la strada potrebbe essere ghiacciata.

Dopo aver camminato per circa un'ora e mezza il bosco comincerà ad aprirsi e vedrete davanti a voi il Becco di Mezzodì, ad indicarvi che siete quasi arrivati a destinazione. Un ultimo sforzo e Malga Federa sarà li ad accogliervi, con un menù tradizionale di ottima qualità ed un servizio bar aperto fino al pomeriggio. Durante i periodi di alta stagione la malga offre la possibilità di cenare, vi consigliamo comunque di telefonare per verificare la disponibilità o di controllare sul loro sito ufficiale. Come già accennato in precedenza, la discesa può essere fatta a piedi, con gli sci da alpinismo o con la slitta, attività molto divertente, specialmente alla sera.

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Verso il Rifugio Dibona

Punto di partenza: Passo Falzarego Lunghezza: 7 kilometri Dislivello: 500 metri Durata: Circa 1 ora e mezza Destinazione: Rifugio Dibona GPX: Scarica il percorso in GPX

La Mappa

Il Rifugio Dibona di Cortina d'Ampezzo è una delle mete preferite dai residenti e dai turisti che vogliono fare una bella passeggiata invernale, ma senza esagerare. Per raggiungere il rifugio bisogna salire con la macchina lungo il Passo Falzarego per circa 9 chilometri e parcheggiare sulla piazzola in ghiaia che si trova sulla sinistra salendo, poco dopo la locanda Vervei e la chiesetta degli alpini .

Il parcheggio purtroppo è uno dei punti dolenti per chi vuole salire al Dibona, vi consigliamo quindi di partire la mattina presto per non dover faticare a trovare un posto libero. Se il parcheggio fosse pieno, proseguendo per ancora un chilometro e mezzo, potreste trovare un posto auto sulla piazzola di Cianzopè . In ogni caso, vi consigliamo di non abbandonare la macchina sulla carreggiata della strada, oltre ad essere pericoloso per chi transita lungo il passo, rischiereste anche di prendere una bella multa.

Una volta trovato un parcheggio, dirigetevi verso la strada che porta al Rifugio Dibona, facilmente riconoscibile dai molti cartelli e dalla struttura in legno. Dopo circa 10 minuti di camminata raggiungerete le malghe di Fedaròla. Il nome di questa località deriva da féda, chi in ampezzano significa pecora. In questi pascoli infatti in passato si portavano a pascolare le pecore. Approfittiamo per raccontarvi un'altra piccola curiosità: la località di Armentarola, sul Passo Falzarego, prende il nome dalla parola dialettale arménta, che significa mucca. Come potete immaginare, in quel caso si trattava di un pascolo di mucche.

Cartello Rifugio Dibona sulla statale 51 del Passo Falzarego
Strada innevata in direzione rifugio Dibona
Il Rifugio Dibona a Cortina d'Ampezzo in Inverno
(1) Cartello Rifugio Dibona. (2) Strada in direzione Dibona. (3) Il Rifugio Dibona.

Proseguite lungo la strada, che risulta sempre ben segnalata. Considerate che non si tratta di una salita molto lunga, ma in alcuni punti potrebbe essere abbastanza ripida, avanzate quindi con un passo lento e costante, per non affaticarvi inutilmente.

Durante la prima parte della risalita sarete immersi nel bosco, ma ad un certo punto il panorama si aprirà, regalandovi una splendida vista sulla Tofana di Rozes. In circa un'ora abbondante dovreste vedere il rifugio, che vi saprà accogliere con un menù semplice, ma di ottima qualità.

In passato il Rifugio Dibona organizzava cene con arrivo in motoslitta, ma dal 2022 ha deciso di abolire questa pratica, per permettere ai suoi ospiti di avere un miglior rapporto con la natura ed evitare questi rumorosi mezzi a motore lungo la strada. In seguito a questa decisione, la chiusura del rifugio è stata anticipata alle ore 16:00 e le cene sono organizzate solo su prenotazione. Vi consigliamo di visitare la pagina Facebook per maggiori informazioni.

la discesa dal rifugio può essere fatta lungo la stessa strada utilizzata per l'andata, magari con una slitta. Se decidete di raggiungere la struttura con gli sci da alpinismo, è possibile incrociare la pista da sci della Tofanina, da cui raggiungere la località Socrepes.

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Verso il Lago d'Ajal

Punto di partenza: Parcheggio di Parù de Col Lunghezza: 5 kilometri Dislivello: 350 metri Durata: Circa 1 ora e mezza Destinazione: Ristorante Lago d'Ajal GPX: Scarica il percorso in GPX

La Mappa

Il Lago d'Ajal di Cortina d'Ampezzo è una via di mezzo tra un ristorante ed un rifugio, aperto sia d'inverno che d'estate. A causa della sua lontananza dalle piste da sci e dai sentieri più battuti, può facilmente essere raggiunto a piedi, con una camminata della durata di circa un ora, purtroppo tutta in salita. Per raggiungere il Lago d'Ajal, è consigliabile lasciare la macchina sull'ampio parcheggio di Parù de Col , nei pressi del Lago di Pianozes . Per non avere troppo problemi a trovare un posto libero, vi consigliamo di arrivare la mattina relativamente presto. Da qui infatti parte anche l'escursione verso Malga Federa, di cui abbiamo parlato poco sopra. Nel nostro caso, per rendere la passeggiata leggermente più impegnativa, abbiamo parcheggiato all'inizio della strada che porta al Lago di Pianozes. Se non volete fare la salita iniziale, saltate il primo capitolo.

Il primo pezzo è abbastanza ripido e si parte senza nemmeno un po' di riscaldamento, bisogna anche stare attenti alle automobili ed al ghiaccio, che in questo punto è spesso presente. Per non scivolare, cercate di mantenervi sul bordo della strada, dove c'è sempre un po' di ghiaia. Arrivati in cima alla salita, prendete l'incrocio verso destra e proseguite fino al parcheggio di Parù de Col, ci vorranno all'incirca 15 minuti.

Una volta raggiunto il parcheggio, vedrete che la strada in asfalto lascerà il posto ad una strada innevata e battuta dalle motoslitte, chiusa al traffico e molto più piacevole. Il tragitto è perfettamente segnalato, voi comunque prendete la strada verso destra, quella meno invitante e con la salita più ripida. Vi assicuriamo che lo sforzo sarà ripagato da un piacevole pranzo. Purtroppo quando abbiamo fatto l'escursione la neve era poca, come si può notare dalle fotografie di seguito. Nonostante tutto la strada comunque non era ghiacciata e si saliva molto bene, sarebbe comunque consigliabile avere con sé dei ramponcini da ghiaccio. Proseguite nell'unica direzione possibile fino ad un incrocio, dove dovrete andare dritti. Questo è un ottimo punto per prendere un po' di fiato, siete comunque a più di metà strada.

L'incrocio in direzione lago d'Ajal
Strada innevata in direzione ristorante
Il Rifugio Ajal a Cortina d'Ampezzo in Inverno
(1) L'incrocio in direzione lago d'Ajal. (2) Strada innevata verso il lago. (3) Il Ristorante lago d'Ajal.

Una volta attraversato l'incrocio, che verso destra permetterebbe di raggiungere Mortisa, proseguite ancora per un chilometro scarso e sarete arrivati al rifugio, chiaramente visibile sulla sinistra, una volta finita la salita e fatti gli ultimi metri in pianura, utili per riprendere fiato. Per chi non ama camminare o non vuole affrontare tutta la salita, il rifugio organizza anche delle motoslitte, vi consigliamo però di rivolgervi alla struttura per avere maggiori informazioni.

Per quanto riguarda la discesa con la slitta o con gli sci da alpinismo, considerate che si tratta di una strada molto ripida, con gli sci bisogna stare molto attenti, mentre con la slitta è sconsigliabile.

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La discesa in slitta

Se è vero che in estate le giornate sono lunghe ed è possibile essere maggiormente rilassati, anche l'inverno ha i suoi vantaggi. Il fascino di passeggiare sotto la neve, la possibilità di scendere dai rifugi con la slitta e l'atmosfera invernale possono trasformare una semplice passeggiata in un momento di grande emozione.

Tutte le escursioni che troverete su questa pagina sono state selezionate in modo da essere alla portata di chiunque, ogni passeggiata finisce in un rifugio, dove potete mangiare o bere qualcosa. Tutte le discese possono essere fatte con la slitta o, per i più capaci, con gli sci da alpinismo.

Slitte parcheggiate in attesa dei piloti che stanno mangiando
Slittata sulla neve alla Malga Federa
Un gruppo di amici con le slitte
(1) Slitte parcheggiate in attesa. (2) Slittata alla Malga Federa. (3) Un gruppo di amici in slitta.

Se per caso non siete molto allenati, o non avete voglia di fare fatica, è generalmente possibile chiamare il rifugio ed organizzare la salita con le motoslitte. Se decidete di fare una slittata in notturna, ricordatevi sempre la torcia frontale, con batterie di ricambio. Cercate anche di usare dei pantaloni con elastico sulla caviglia, se non volete trovarvi con le gambe piene di neve.

Se le nevicate sono state abbondanti, andare con la slitta sarà divertente ed abbastanza sicuro, ma se la neve è poca dovete stare molto attenti! La presenza di ghiaccio prima delle curve rende molto più difficoltosa la frenata e, se andate fuoripista, rischiate di sbattere su alberi o muretti. State attenti, perché farsi male con la slitta è più facile di quanto ci si possa immaginare.

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Riflessioni finali

Approfittiamo di questo capitolo conclusivo per approfondire ulteriormente il tema delle escursioni invernali, con qualche consiglio utile a chi non è molto pratico di montagna in inverno. Innanzitutto quando camminate sulla neve è importante avere calzature adeguate. Le scarpe devono essere calde, comode, con una suola scolpita ed adatta a camminare sulla neve. Le calze devono essere calde e lunghe, l'abbigliamento deve essere invernale, non troppo pesante e con la possibilità di rimuovere uno strato se avete troppo caldo. Se fa molto freddo ricordate di coprire bene mani e testa con guanti e berretto. Visto che sarete molto vestiti è probabile che suderete molto, portatevi sempre una maglietta asciutta di ricambio.

Spesso si rischia di trovare ghiaccio, per evitare di scivolare vi consigliamo fortemente l'acquisto dei ramponcini da neve in un negozio specializzato in articoli sportivi. A volte viene consigliato l'utilizzo delle racchette da neve (o ciaspole). Noi vi consigliamo di utilizzare questo accessorio solo nel caso vogliate camminare in abbondante neve fresca e soffice. Se camminate sulle strade di neve battuta le ciaspole sono sconsigliate, perché rendono solo più difficoltoso camminare.

... consigliamo l'acquisto dei ramponcini da neve...

Considerate che la salita sulla neve è più faticosa che quella su asfalto, organizzatevi quindi con acqua e merenda, anche per i piccoli tragitti. Se pensate di fermarvi in rifugio a divertirvi, prendete sempre una torcia frontale, le giornate sono corte e spesso si perde la cognizione del tempo, specialmente quando iniziano ad arrivare le grappe.

Verificate sempre l'effettiva apertura del rifugio che volete raggiungere, spesso nei periodi di mezza stagione aprono solo nei weekend. Quando camminate sulle piste battute state attenti a motoslitte, sciatori e slitte. Ricordate che è proibito camminare lungo le piste da sci, sia quelle da discesa che quelle da fondo. Cercate di mantenervi al bordo della strada. Per il resto valgono sempre gli stessi consigli che abbiamo dato anche per le escursioni in estate, di cui vi invitiamo a leggere la nostra pagina.

Conclusione

Sperando che questa pagina sulle escursioni invernali a Cortina d'Ampezzo vi sia piaciuta, vi ricordiamo che potete leggere tutti gli articoli che abbiamo scritto su Cortina d'Ampezzo cliccando qui.

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