Gite a Cortina: escursioni invernali

Alcuni trekking invernali da fare a Cortina d'Ampezzo, lungo piste di neve battuta da motoslitte o gatti delle nevi. Per ogni escursione è possibile fermarsi a mangiare in rifugio ed, in alcuni casi, si può scendere con la slitta.

Introduzione

In questa pagina potete trovare alcune passeggiate da fare in inverno nei boschi di Cortina d'Ampezzo. Queste escursioni sono accessibili a tutti e vengono fatte lungo piste battute da motoslitte o gatti delle nevi.

Malga Federa a Cortina d'Ampezzo in Inverno

Tutti i percorsi hanno come destinazione un rifugio, permettono la discesa in slitta e possono essere fatti anche con gli sci da alpinismo. Nella parte conclusiva dell'articolo daremo dei consigli generali per chi non è molto pratico con le escursioni invernali.

Questi suggerimenti riguarderanno come vestirsi per affrontare una camminata con le rigide temperature degli inverni ampezzani. Ad esempio, consigliamo sempre di portare nello zaino una merenda e dei ramponcini per il ghiaccio da applicare sulle scarpe.

Rifugio Mietres

Punto di partenza: Guargnè
Destinazione: Mietres
Lunghezza totale: 5 chilometri
Dislivello positivo: 400 metri
Andata e ritorno: Circa 2 ore e mezza

Mappa

Mappa della gita

Percorso

La passeggiata invernale che vi permette di raggiungere il Rifugio Mietres partendo da Guargnè è una camminata leggermente impegnativa, ma comunque adatta a tutti. Il modo più comodo per raggiungere il punto di partenza è utilizzare l'automobile, che può essere lasciata nel parcheggio gratuito nei pressi della ex piscina .

In alternativa, è possibile utilizzare la linea n°4 dell'autobus urbano per raggiungere la fermata di Verocai , e da qui salire a piedi fino al parcheggio. Potete trovare maggiori informazioni sugli orari degli autobus presso la biglietteria della stazione di Cortina . Attenzione, potrebbe essere chiusa per la pausa pranzo.

Partenza a Guargnè

Lasciandovi il parcheggio e l'ex piscina alle spalle, salite lungo l'unica pista da sci battuta. Dopo circa quindici minuti di camminata, raggiungerete la ex seggiovia di Col Tondo , ad oggi chiusa al pubblico.

La ex seggiovia di Col Tondo

Continuate la risalita per altri quaranta minuti, stando sempre attenti alle motoslitte ed agli scialpinisti che potrebbero scendere a velocità elevate.

Salita lungo la pista da sci in direzione Mietres

Una volta raggiunto il cartello dove si segnalano i Sentieri 204 e 211, dopo una leggera svolta a destra, sarete quasi arrivati a destinazione. Non vorremmo scoraggiarvi, ma la salita finale, seppur breve, è abbastanza ripida. Non fatevi ingannare dal miraggio del rifugio e proseguite con un passo regolare.

Salita finale con rifugio all'orizzonte

Una volta raggiunta la destinazione troverete un rifugio accogliente ed un panorama mozzafiato, nonché la possibilità di mangiare e bere qualcosa sulla terrazza panoramica o all'interno del rifugio. Per chi lo desidera è possibile fare questa escursione invernale con gli sci da alpinismo oppure portarsi una slitta e scendere lungo la pista battuta.

Il rifugio Mietres in inverno con la neve

Il ristorante, su prenotazione, effettua servizio anche la sera, con possibilità di salire in motoslitta. Per questo tipo di trasporto vi consigliamo di contattare telefonicamente la struttura o di visitare il sito ufficiale del rifugio Mietres

Se volete avere un'idea più chiara del tragitto, vi invitiamo a seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui

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Malga Ra Stua

Punto di partenza: Sant'Uberto
Destinazione: Malga Ra Stua
Lunghezza totale: 6 chilometri
Dislivello positivo: 260 metri
Andata e ritorno: Circa 3 ore

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Percorso

Il trekking invernale che vi permette di raggiungere Malga Ra Stua è una gita facile ed alla portata di tutti. Il punto di partenza dell'escursione è il parcheggio gratuito di Sant'Uberto , che può essere facilmente raggiunto in automobile. Per non rischiare di trovarlo pieno, vi consigliamo di partire di buon mattino, specialmente nei periodi di alta stagione.

Se volete usare i mezzi pubblici, dovete prendere la corriera 445 in direzione Dobbiaco e scendere alla fermata di Podestagno . Da qui dovete scendere a piedi lungo la statale, fino al parcheggio. Purtroppo passa solo una corriera ogni due ore, ma in alta stagione il numero potrebbe aumentare. Per sapere gli orari precisi, vi consigliamo di rivolgervi alla biglietteria delle corriere in stazione. Attenzione, potrebbe essere chiusa in pausa pranzo.

Il parcheggio di Sant'Uberto

La passeggiata ha inizio dove sorge la tabella in legno delle Regole d'Ampezzo, che vale la pena soffermarsi ad osservare, in quanto è interessante e davvero ben fatta. La passeggiata prosegue nel bosco per quasi un ora, la strada è l'unica ad essere battuta, quindi è praticamente impossibile perdersi.

Strada innevata da sant'Uberto

Per buona parte della camminata non incontrerete salite ripide. La pendenza, infatti, si mantiene constante fino quasi all'arrivo. Mentre salite, cercate di mantenervi sul bordo della strada, stando attenti alle eventuali motoslitte, agli sciatori ed alle slitte.

Ponte innevato sulla strada per Ra Stua

Verso la fine dell'escursione, sulla sinistra, è possibile vedere la famosa cascata di Ra Stua quasi completamente congelata. Se decidete di avvicinarvi per fare qualche foto state attenti, il rischio di scivolare è molto alto.

La cascata di Ra Stua in inverno

Ancora un piccolissimo sforzo e raggiungerete Malga Ra Stua, dove è possibile fermarsi oppure proseguire verso il Rifugio Sennes, escursione che è consigliabile affrontare con gli sci da alpinismo, ma che è possibile fare anche a piedi.

La Malga Ra Stua in inverno

Se decidete di fermarvi a mangiare, la Malga dispone di circa 40 coperti all'interno e di 60 all'esterno. Il menù è composto da piatti tradizionali, fatti in casa. Oltre al ristorante, la malga offre anche camere da letto con bagno in comune o privato. Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito ufficiale di Malga Ra Stua .

Se volete farvi un'idea più chiara della strada che dovrete percorrere, vi invitiamo a guardare il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui .

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Rifugio Dibona

Punto di partenza: Passo Falzarego
Destinazione: Rifugio Dibona
Lunghezza totale: 7 chilometri
Dislivello positivo: 500 metri
Andata e ritorno: Circa 3 ore

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Percorso

Il Rifugio Dibona di Cortina d'Ampezzo è una delle mete preferite dai residenti e dai turisti che vogliono fare una bella passeggiata invernale, senza fare troppa fatica. Per raggiungere il rifugio bisogna salire con la macchina lungo il Passo Falzarego per circa nove chilometri e parcheggiare sulla piazzola in ghiaia che si trova sulla sinistra salendo, poco dopo la Locanda Vervei.

Se non avete l'auto, purtroppo non è facile arrivare qui con i mezzi pubblici. Potete prendere lo Skibus 30-31 per il Passo Falzarego e chiedere all'autista di scendere alla fermata del Cason dei Caai , più conosciuta come la fermata per il rifugio Dibona. Essendo attiva solo nel periodo estivo, se la corriera non si fermasse qui, potete scendere alla fermata di Son dei Prade e da qui salire lungo la statale per circa un chilometro e mezzo. Lo Skibus è un servizio stagionale, attivo da fine dicembre ai primi di aprile. Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti, vi consigliamo di rivolgervi alla biglietteria Seam presso la stazione delle corriere di Cortina. Attenzione, potrebbe essere chiusa durante la pausa pranzo.

Il parcheggio del Rifugio Dibona

Il parcheggio purtroppo è uno dei punti dolenti per chi vuole salire al Dibona, per trovare un posto libero vi consigliamo di partire la mattina presto. Se il parcheggio fosse pieno, proseguendo per ancora un chilometro e mezzo, potreste trovare un posto auto sulla piazzola di Cianzopè . In ogni caso, vi consigliamo di non abbandonare la macchina sulla carreggiata della strada, oltre ad essere pericoloso per chi transita lungo il passo, rischiereste di prendere una bella multa.

Una volta trovato un parcheggio, dirigetevi verso la strada che porta al Rifugio Dibona, facilmente riconoscibile dai molti cartelli e dalla struttura in legno.

Cartello Rifugio Dibona sulla statale 51 del Passo Falzarego

Dopo circa dieci minuti di camminata raggiungerete le malghe di Fedaròla. Il nome di questa località deriva da féda, chi in ampezzano significa pecora. In questi pascoli infatti in passato si portavano a pascolare le pecore. Approfittiamo per raccontarvi un'altra piccola curiosità: la località di Armentarola, sul Passo Falzarego, prende il nome dalla parola dialettale arménta, che significa mucca. Come potete immaginare, in quel caso si trattava di un pascolo di mucche.

Le malghe di Fedarola con la neve

Proseguite lungo la strada, che oltre ad essere l'unica battuta, risulta sempre ben segnalata. Considerate che non si tratta di una salita molto lunga, ma in alcuni punti potrebbe essere abbastanza ripida, avanzate quindi con un passo costante, per non affaticarvi inutilmente.

Strada innevata in direzione rifugio Dibona

Durante la prima parte della risalita sarete immersi nel bosco, ma ad un certo punto il panorama si aprirà, regalandovi una splendida vista sulla Tofana di Rozes. In circa un'ora abbondante dovreste vedere il rifugio, che vi saprà accogliere con un menù semplice, ma di ottima qualità.

Il Rifugio Dibona a Cortina d'Ampezzo in Inverno

In passato il Rifugio Dibona organizzava cene con arrivo in motoslitta, ma dal 2022 ha deciso di abolire questa pratica, per permettere ai suoi ospiti di avere un miglior rapporto con la natura ed evitare questi rumorosi mezzi a motore lungo la strada. In seguito a questa decisione, la chiusura del rifugio è stata anticipata alle ore 16:00 e le cene vengono organizzate solo su prenotazione. Vi consigliamo di visitare la loro pagina Facebook per maggiori informazioni .

La discesa dal rifugio può essere fatta lungo la stessa strada utilizzata per l'andata, magari con una slitta. Se decidete di raggiungere la struttura con gli sci da alpinismo, da qui è possibile innestarsi nella pista da sci della Tofanina, da cui raggiungere la località di Socrepes .

Se desiderate avere una visione più chiara del percorso che vi attende, vi invitiamo a guardare il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui .

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Malga Federa

Punto di partenza: Campo di Sotto
Destinazione: Malga Federa
Lunghezza totale: 10 chilometri
Dislivello positivo: 700 metri
Andata e ritorno: Circa 5 ore

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Mappa della gita

Percorso

La salita verso Malga Federa da Campo di Sotto è una bellissima escursione invernale, anche se piuttosto impegnativa. In meno di tre ore, affronterete settecento metri di dislivello in salita costante, ma la ricompensa sarà la possibilità di visitare una delle malghe più belle di Cortina. Per raggiungere Federa potete utilizzare l'automobile e parcheggiare nell'ampio parcheggio Parù de Col . In alta stagione il posteggio viene preso d'assalto, consigliamo quindi di partire di buon mattino, a costo di arrivare a destinazione troppo presto. Vi assicuriamo che l'aperitivo con vista su Cortina non vi farà rimpiangere questa scelta.

Se non avete l'auto, è possibile raggiungere Campo di sotto a piedi dal centro di Cortina (considerate circa trenta minuti) oppure con l'autobus urbano numero due, scendendo alla fermata del lago Pianozes , per poi salire a piedi fino al parcheggio. Potete trovare maggiori informazioni sugli orari degli autobus presso la biglietteria della stazione di Cortina . Attenzione, potrebbe essere chiusa per la pausa pranzo.

Il parcheggio di Parù de Col in inverno

Dal parcheggio, svoltate a destra e salite per qualche metro, fino a raggiungere l’incrocio tra Federa e il Lago d’Ajal. Seguite l’eloquente segnaletica, svoltando verso sinistra. La salita verso la Malga Federa è battuta con motoslitta e gatto delle nevi, quindi la strada è sempre ben praticabile e non è possibile perdersi.

La salita iniziale verso la malga

Come già accennato, la salita è piuttosto uniforme, con pochi tratti molto ripidi, ma anche con pochi tratti pianeggianti dove prendere fiato. Consigliamo di salire con passo lento e costante, stando attenti alle slitte e agli sciatori, che a volte arrivano molto velocemente.

Salita lungo la strada di Malga Federa

Dopo aver camminato per circa un'ora e mezza il bosco comincerà ad aprirsi e vedrete davanti a voi il Becco di Mezzodì, ad indicarvi che siete quasi arrivati a destinazione.

Il Becco di Mezzodì spunta dal bosco

Un ultimo sforzo e Malga Federa sarà li ad accogliervi, con un menù tradizionale di ottima qualità ed un servizio bar aperto fino al pomeriggio. Durante i periodi di alta stagione la malga offre la possibilità di cenare, vi consigliamo comunque di telefonare per verificare la disponibilità o di controllare sul loro sito ufficiale .

Il Becco di Mezzodì spunta dal bosco

Come già accennato in precedenza, la discesa può essere fatta a piedi, con gli sci da alpinismo o con la slitta, attività molto divertente, specialmente di sera.

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Lago d'Ajal

Punto di partenza: Campo di Sotto
Destinazione: Lago d'Ajal
Lunghezza totale: 5 chilometri
Dislivello positivo: 350 metri
Andata e ritorno: Circa 2 ore e mezza

Mappa

Mappa della gita

Percorso

L’escursione verso il Lago d’Ajal, seppur impegnativa, vi regalerà una piacevole passeggiata attraverso il bosco, con la possibilità di visitare il suggestivo Rifugio Lago d'Ajal. Se avete l'automobile, potete lasciarla nell'ampio parcheggio gratuito di Parù de Col , ma noi abbiamo preferito partire più in basso, nel parcheggio della centrale elettrica di Campo di Sotto , alla base della salita che porta al Lago Pianozes.

Se non avete l'auto, è possibile raggiungere Campo di sotto a piedi dal centro di Cortina (considerate circa trenta minuti) oppure con l'autobus urbano numero due, scendendo all' omonima fermata . Potete trovare maggiori informazioni sugli orari degli autobus presso la biglietteria della stazione di Cortina . Attenzione, potrebbe essere chiusa per la pausa pranzo.

Il primo pezzo è abbastanza ripido e si parte senza nemmeno un po' di riscaldamento, bisogna anche stare attenti alle automobili ed al ghiaccio, che in questo punto è spesso presente. Per non scivolare, cercate di mantenervi sul bordo della strada, dove c'è sempre un po' di ghiaia. Arrivati in cima alla salita, prendete l'incrocio verso destra e proseguite fino al parcheggio di Parù de Col, ci vorranno all'incirca quindici minuti.

La salita iniziale verso Pianozes

Una volta raggiunto il parcheggio, vedrete che la strada in asfalto lascerà il posto ad una strada innevata e battuta dalle motoslitte, chiusa al traffico e molto più piacevole. Il tragitto è perfettamente segnalato, voi comunque prendete la strada verso destra, quella meno invitante e con la salita più ripida.

L'incrocio in direzione Lago d'Ajal

Proseguite nell'unica direzione possibile fino ad un incrocio, dove dovrete andare dritti. Questo è un ottimo punto per prendere un po' di fiato, siete comunque a più di metà strada.

Strada innevata in direzione ristorante

Una volta attraversato l'incrocio, proseguite ancora per un chilometro scarso e sarete arrivati al rifugio, chiaramente visibile sulla sinistra, una volta finita la salita e fatti gli ultimi metri in pianura, utili per riprendere fiato. Per chi non ama camminare o non vuole affrontare tutta la salita, il rifugio potrebbe organizzare anche delle motoslitte, vi consigliamo però di rivolgervi alla struttura per avere maggiori informazioni.

Il Rifugio Ajal a Cortina d'Ampezzo in Inverno

Per quanto riguarda la discesa con la slitta o con gli sci da alpinismo, considerate che si tratta di una strada molto ripida, con gli sci bisogna stare molto attenti, mentre con la slitta è sconsigliabile. Visto che l'inverno 2024 la struttura è stata chiusa, è consigliabile telefonare o informarsi sull'effettiva apertura prima di salire.

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La discesa in slitta

Se è vero che in estate le giornate sono lunghe ed è possibile essere maggiormente rilassati, anche l'inverno ha i suoi vantaggi. Il fascino di passeggiare sotto la neve, la possibilità di scendere dai rifugi con la slitta e l'atmosfera invernale possono trasformare una semplice passeggiata in un momento di grande emozione.

Slittata sulla neve alla Malga Federa

Tutte le escursioni che troverete su questa pagina sono state selezionate in modo da essere alla portata di chiunque, ogni passeggiata finisce in un rifugio, dove potete mangiare o bere qualcosa. Tutte le discese possono essere fatte con la slitta o, per i più capaci, con gli sci da alpinismo.

Slitte parcheggiate in attesa dei piloti che stanno mangiando

Se preferite evitare di camminare, in alcuni casi, è possibile chiamare il rifugio ed organizzare la salita con le motoslitte, anche se sono sempre meno le strutture organizzate per questa attività. Se foste interessati, vi consigliamo di fare prima un colpo di telefono per verificare che il servizio sia attivo.

Un gruppo di amici con le slitte

Se decidete di fare una slittata in notturna, ricordatevi sempre la torcia frontale, carica e con le batterie di ricambio. Se non volete trovarvi con le gambe piene di neve, cercate anche di usare dei pantaloni con elastico sulla caviglia.

Se le nevicate sono state abbondanti, andare con la slitta sarà divertente ed abbastanza sicuro, ma se la neve è poca dovete stare molto attenti! La presenza di ghiaccio prima delle curve rende molto più difficoltosa la frenata e, se andate fuoripista, rischiate di sbattere su alberi o muretti. State attenti, perché farsi male con la slitta è più facile di quanto ci si possa immaginare.

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Consigli finali

Approfittiamo di questo capitolo conclusivo per approfondire ulteriormente il tema delle escursioni invernali, con qualche consiglio utile a chi non è molto pratico di montagna in inverno. Innanzitutto quando camminate sulla neve è importante avere calzature adeguate. Le scarpe devono essere calde, comode, con una suola scolpita ed adatta a camminare sulla neve.

... Le scarpe devono essere calde e comode...

Le calze devono essere calde e lunghe, l'abbigliamento deve essere invernale, non troppo pesante e con la possibilità di rimuovere uno strato se avete troppo caldo. Se fa molto freddo ricordate di coprire bene mani e testa con guanti e berretto. Visto che sarete molto vestiti è probabile che suderete molto, portatevi sempre una maglietta di ricambio.

Ramponcini da ghiaccio applicati sugli scarponi

Spesso si rischia di trovare ghiaccio, per evitare di scivolare vi consigliamo fortemente l'acquisto dei ramponcini da neve in un negozio specializzato in articoli sportivi. A volte viene consigliato l'utilizzo delle racchette da neve (o ciaspole). Noi vi consigliamo di utilizzare questo accessorio solo nel caso vogliate camminare in abbondante neve fresca e soffice. Se camminate sulle strade di neve battuta le ciaspole sono sconsigliate, perché rendono solo più difficoltoso camminare.

Le ciaspole da neve

Considerate che la salita sulla neve è più faticosa che quella su asfalto, organizzatevi quindi con acqua e merenda, anche per i piccoli tragitti. Se pensate di fermarvi in rifugio a divertirvi, prendete sempre una torcia frontale, le giornate sono corte e spesso si perde la cognizione del tempo, specialmente quando iniziano ad arrivare le grappe.

Verificate sempre l'effettiva apertura del rifugio che volete raggiungere, spesso nei periodi di mezza stagione aprono solo nei weekend. Quando camminate sulle piste battute state attenti a motoslitte, sciatori e slitte. Ricordate che è proibito camminare lungo le piste da sci, sia quelle da discesa che quelle da fondo. Cercate di mantenervi al bordo della strada. Per il resto valgono sempre gli stessi consigli che abbiamo dato anche per le escursioni in estate, di cui vi invitiamo a leggere la nostra pagina.

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Conclusione

Sperando che questa pagina sulle escursioni invernali a Cortina d'Ampezzo vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potete leggere altri interessanti articoli su cosa fare e cosa vedere a Cortina sulla nostra Home PageLink interno .

Se volete ringraziarci potete farlo visitando la pagina SostieniciPiccolo cuore . Se, invece, volete suggerire una modifica, proporre qualcosa o farci solo un saluto, nella sezione Info e ContattiEmail icon troverete i diversi modi per raggiungerci.