Gita a Cortina: al Rifugio Dibona dal Passo Falzarego

Un'escursione che, dal Passo Falzarego, porta al Rifugio Angelo Dibona. Una gita abbastanza semplice, della durata di circa due ore, che vi porterà ad uno splendido rifugio ai piedi delle Tofane.

Percorso

Punto di partenza: Passo Falzarego
Destinazione: Rifugio Angelo Dibona
Lunghezza totale: 8 chilometri
Dislivello positivo: 400 metri
Durata totale: Circa 2 ore

Mappa

Mappa della gita

Introduzione

L'escursione che permette di raggiungere il Rifugio Angelo Dibona dal parcheggio sul Passo Falzarego è una gita facile, alla portata di tutti, purché con un minimo di allenamento, a causa del dislivello di circa 400 metri.

Il Rifugio Dibona

La gita può essere trovata nella Cartina Tabacco 003 - Cortina d'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane e sale lungo il Sentiero 403. In alternativa, potete seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui .

Tabacco 1:25.000 Carta 003

Questa gita è molto amata dai residenti di Cortina, in quanto non è troppo faticosa, ma lo è abbastanza da giustificare un pranzo gratificante. Il rifugio è molto accogliente e dispone di una bella terrazza.

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Escursione

La nostra gita al Rifugio Dibona ha inizio nel parcheggio che sorge all'incrocio tra il Passo Falzarego e la deviazione verso Pomedes . Il punto esatto può essere facilmente identificato da una struttura in legno che impedisce l'accesso ai camper, indicante Pomedes - Tofana e dalla tabella delle Regole d'Ampezzo, su cui potrete trovare interessanti informazioni sul luogo. Se non sapete come raggiungerlo, ne parliamo dettagliatamente nel capitolo "come arrivare" .

La partenza dell'escursione al Rifugio Dibona

La prima parte del tragitto è asfaltata ed aperta al traffico, per questo motivo vi consigliamo di mantenervi sul bordo della carreggiata, stando attenti agli eventuali autoveicoli.

Cartello indicante direzione Rifugio Dibona

Dopo circa dieci minuti raggiungerete le malghe di Fedaròla. Questi edifici, in passato, erano utilizzati come stalle per il pascolo estivo delle pecore. Il nome deriva da féda, che in ampezzano significa pecora.

Le malghe di Fedaròla

Da qui la gita prosegue per circa trenta minuti, sempre lungo la strada asfaltata, alternando salita leggera a tratti più ripidi, ma nulla di troppo faticoso.

La strada asfaltata in salita

In alcuni punti attraverserete le piste da sci delle Tofane. Per questo motivo vedrete delle curiose strutture metalliche, che fanno parte degli impianti di innevamento artificiale, necessari negli inverni in cui nevica meno.

Tornante sulla strada verso il Dibona

Lungo la strada troverete anche una fontana con acqua potabile, ideale per rinfrescarsi con acqua pulita, che sorge direttamente dalla fonte sotto le Tofane.

Fontana con acqua potabile sulla strada

Il tratto asfaltato si conclude sul piccolo parcheggio per il Rifugio Duca d'Aosta , da cui parte anche il sentiero per Punta Tofana. State attenti a non sbagliare direzione, dovete proseguire dritto lungo la strada in ghiaia più ampia, sempre comunque ben segnalata. Siete arrivati a circa due terzi dell'escursione.

La strada in ghiaia verso il rifugio

La seconda parte della gita prosegue lungo la strada bianca, e vi permetterà di raggiungere il rifugio in trenta minuti. Anche questa sezione è aperta al transito di veicoli, seppur meno trafficata. Cercate di mantenervi sul bordo della strada, facendo sempre un po' di attenzione.

Sentiero 403 30 minuti

Durante tutta la salita, potrete godere di uno splendido panorama sulle montagne del comprensorio, ma la protagonista dell'escursione sarà sicuramente la Tofana di Rozes, che per tutta durata della gita si staglierà davanti a voi.

Panorama della Tofana di Rozes

Una volta arrivati al Rifugio Dibona, abbiamo deciso di mangiare un bis di primi, accompagnato da una meritata birra media. Come già accennato in precedenza, questa gita è molto frequentata dai residenti di Cortina, in quanto il rifugio è gestito, ormai da molti anni, dalla stessa famiglia e si mangia molto bene.

Il Rifugio Dibona

Con la pancia piena ci siamo rilassati sulla terrazza del rifugio, abbiamo fatto quattro chiacchere con il gestore e poi siamo tornati all'automobile, lungo la stessa strada percorsa per la salita, impiegando all'incirca quaranta minuti.

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Curiosità

Il Rifugio Dibona è intitolato ad Angelo Dibona, considerato uno fra i migliori arrampicatori del ventesimo secolo. Oltre al rifugio, nel 2012, la piazza principale di Cortina ha cambiato nome in Piazza Dibona. Nei pressi della piazza si trova anche un monumento in suo nome, realizzato dallo scultore Murer, nel 1976. Abbiamo parlato di Piazza Dibona e di altre cose che possono essere viste in Corso Italia nella pagina seguente:

Cosa vedere in Corso Italia
Cosa vedere in Corso Italia Gli edifici ed i punti di interesse nel centro di Cortina d'Ampezzo, con qualche curiosità. Tempo di lettura: 17 min

Dal Rifugio Dibona partono moltissime escursioni di alta montagna, come ad esempio la salita alla Punta Anna o il famoso anello della Tofana di Rozes. Alcune di queste sono tra le vie più conosciute delle Dolomiti, ed offrono panorami mozzafiato su Cortina e sulle sue cime. Si tratta di gite per escursionisti esperti, in certi casi anche vie ferrate, consigliamo quindi di affrontarle solo se accompagnati da una guida o se siete persone dalla grande preparazione.

Queste zone sono famose anche per il ritrovamento di fossili di grande interesse storico. Qui è stata scoperta anche l'Ampezzoa triassica, l'ambra fossilizzata più antica del mondo. Questi ritrovamenti sono possibili grazie alla caratteristica formazione delle Dolomiti, che presentano una stratificazione di sedimenti ben visibile, anche dall'esterno. Se volete avere maggiori informazioni sulle caratteristiche geologiche delle nostre montagne, vi invitiamo a leggere la pagina che abbiamo scritto sull'argomento:

Storia geologica delle Dolomiti
Geologia delle Dolomiti Come si sono formate le Dolomiti e la Dolomia, la roccia calcarea di cui sono composte. Tempo di lettura: 9 min
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Come arrivare

Il parcheggio sul Passo Falzarego da cui parte la nostra gita è un piccolo piazzale in ghiaia, dove è possibile parcheggiare l'auto gratuitamente. In alta stagione cercate di arrivare mattina presto, per non trovare tutti i posti occupati.

Nel caso in cui il parcheggio sia pieno potete proseguire, provando a parcheggiare sulle piazzole lungo la strada. State attenti a non intralciare il traffico occupando la carreggiata. In alternativa potete proseguire fino in località Cianzopè , dove troverete un ampio parcheggio in ghiaia. Dal centro di Cortina sono necessari circa venti minuti di auto.

Falzarego 20 minuti

In alternativa, è possibile prendere la corriera, nello specifico la linea 30-31 per il Passo Falzarego e scendere alla fermata del Cason dei Caai . Si tratta del nome specifico della fermata, indicato anche sugli orari delle corriere, ma agli autisti o all'ufficio informazioni vi consigliamo di chiedere della fermata per il rifugio Dibona, che risulta molto più familiare.

Si tratta di un bus stagionale, attivo circa da metà giugno a metà settembre. Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti vi consigliamo di rivolgervi alla biglietteria Seam presso la stazione delle corriere di Cortina, considerate che potrebbe essere chiusa durante la pausa pranzo.

Bus 30/31 25 minuti

Infine potreste considerare di prendere un Taxi. Da Cortina al parcheggio per il Rifugio Dibona, lungo il Passo Falzarego, il costo sarà approssimativamente di 35€. Considerate che i prezzi potrebbero variare molto, sia per il tipo di mezzo che per il numero di persone, chiedete sempre un preventivo. I Taxi si trovano sia in Piazza Roma che alla stazione delle corriere , oppure potete cliccare qui per sito ufficiale del Taxi .

Taxi 20 minuti

Per qualsiasi dubbio possiate avere, potete consultare l'ufficio per le informazioni turistiche che si trova in centro.

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Informazioni utili

L'escursione al Rifugio Dibona può essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, anche in inverno, in quanto la strada è regolarmente battuta. Nel caso di neve è altamente consigliato munirsi di ramponcini da applicare alle scarpe, per evitare di scivolare sul ghiaccio.

Nel gennaio del 2023 la gestione del rifugio ha deciso di sospendere il servizio motoslitte, permettendo agli escursionisti di raggiungere il rifugio senza essere disturbati dal passaggio delle motoslitte. Se volete provare questa bellissima esperienza, vi consigliamo di leggere la pagina dove parliamo delle gite invernali:

Escursioni invernali a Cortina
Escursioni invernali Le più belle escursioni invernali di Cortina, camminate facili, adatte a tutti, su neve battuta. Tempo di lettura: 12 min

Se decidete di mangiare in rifugio la struttura potrebbe essere chiusa, indicativamente, da metà aprile a fine maggio e da metà ottobre a metà dicembre. Se non volete avere brutte sorprese, nei momenti di bassa stagione, è meglio verificare sul sito, o telefonicamente, l'effettiva apertura.

Anche se si tratta di camminate poco impegnative, quando andate in gita, usate sempre scarpe comode e portate uno zaino con un po' di acqua, una merenda ed una giacca per la pioggia. Se volete maggiori informazioni, vi consigliamo di leggere i nostri consigli per chi affronta un'escursione per la prima volta:

Camminare in montagna in sicurezza
Camminare in montagna Alcuni consigli per affrontare la montagna in modo sicuro e su come preparare lo zaino. Tempo di lettura: 8 min

Vogliamo sottolineare che, nel Parco delle Dolomiti Ampezzane, ci sono delle regole da rispettare. Le principali sono:

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Conclusione

Sperando che la gita al Rifugio Dibona di Cortina vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potrete trovare altre bellissime escursioni, a Cortina e dintorni, cliccando quiLink interno .

Se volete ringraziarci potete farlo visitando la pagina SostieniciPiccolo cuore . Se, invece, volete suggerire una modifica, proporre qualcosa o farci solo un saluto, nella sezione Info e ContattiEmail icon troverete i diversi modi per raggiungerci.